OBIETTIVO NAPOLI – Ottime indicazioni anche dalla trasferta danese
Sono bastati 25 minuti di gran calcio al Napoli per mettere in archivio la pratica Midtjylland, giovane e volenterosa squadra danese che, nonostante il passivo finale di 1-4, non ha sfigurato al cospetto dei partenopei.
La partita di stasera ha vissuto tre momenti ben distinti nell’arco dei 90 minuti. L’inizio, fino al 20′ circa del primo tempo, è stato quasi tutto di marca danese. I primi minuti del Midtjylland sono stati infatti di grande foga agonistica, durante i quali gli azzurri hanno tenuto un atteggiamento più passivo, attento, volto a dar sfogo all’iniziale voglia degli avversari. Nella fase iniziale il Napoli si è comunque difeso con ordine, rischiando poco ed emergendo poi intorno alla metà della frazione. La seconda parte del primo tempo è stata totalmente di marca partenopea, con un Napoli a tratti entusiasmante per la qualità e la varietà del gioco offensivo proposta. Con il calo del ritmo degli avversari, gli azzurri hanno iniziato a dominare in mezzo al campo, con Valdifiori finalmente più libero di impostare e i terzini a dare maggior supporto alla fase offensiva, appoggiati dagli interni, per poi trovar sfogo alla manovra su i due esterni d’attacco: El Kaddouri per rifinire e saltare l’uomo, Callejòn per concludere con i suoi tagli senza palla. Determinante è stata in particolare la spinta sulla corsia mancina, con Ghoulam a dominare sul suo lato in tandem con El Kaddouri. Sul lato opposto, invece, sono stati preziosi gli inserimenti di Allan, l’appoggio di Maggio e i movimenti di Callejòn, mai letti dalla difesa avversaria e che, insieme alle giocate di un ispirato Gabbiadini, hanno portato a molte delle azioni più pericolose della squadra di Sarri.
Sullo 0-3 il Napoli sembrava poter dilagare, portando a casa una facile goleada, ma un po’ per la sfortuna che ha impedito agli azzurri un maggior bottino in fase realizzativa, un po’ per l’estemporanea rete dei danesi nel finale del primo tempo, l’undici di Sarri si è trovato a vivere un secondo tempo meno rilassante del previsto. Nella ripresa, infatti, il Midtjylland ha trovato nuove energie per cercare di risollevare il proprio match, mentre il Napoli si è limitato ad una pacata gestione della partita, senza cercare di premere eccessivamente sull’acceleratore per chiudere definitivamente i conti. Una buona, non perfetta, fase difensiva non ha consentito ai danesi di rientrare in partita, nonostante generosi tentativi non siano mancati. Gli ingressi di Hamsik e Higuaìn, più dettati da esigenze di minutaggio che da bisogni tecnici, visto che ad uscire sono stati altri due titolarissimi come Allan e Callejòn, non hanno inciso particolarmente sul trend complessivo della ripresa, anche se poi il Pipita è riuscito a mettere il sigillo sul risultato con la sua rete dell’1-4 in chiusura.
Con questo successo il Napoli ha dunque rafforzato ancor di più la sua posizione nel girone e, in ottica campionato, ha fornito ulteriori prove di una qualità ed organizzazione del gioco a tratti eccellente. Dal punto di vista tecnico sono arrivate conferme dell’ottimo momento di elementi che sono ormai diventati indispensabili per Sarri, come Koulibaly, Ghoulam, Allan e Callejòn, mentre hanno fornito buone indicazioni anche alternative come Chiriches, El Kaddour e Gabbiadini. Insomma, tutto lascia presagire che il periodo d’oro degli azzurri possa continuare, ma l’esame più importante sarà quello di domenica sera contro il Chievo.