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Sarri: “Maradona per me può dire quello che vuole. Contro il Palermo 2-3 cambi: ecco in cosa dobbiamo migliorare”

Sarri_DMF_8773 Napoli-Juventus 26/9/2015 foto De Martino

Sarri in conferenza stampa ha presentato il turno infrasettimanale di campionato, che vedrà il suo Napoli giocare al San Paolo contro il Palermo. Ecco quanto evidenziato: ”

“Mi aspetto una partita difficile domani, il Palermo dopo la sosta sembra aver trovato la quadra, ha giocato due ottime partite portando a casa degli ottimi risultati. Nella scorsa stagione i rosanero hanno fatto benissimo, quest’anno hanno avuto qualche problemino ma sembrano essere tornati ai ritmi d’inizio stagione. Saranno sicuramente più freschi di noi, hanno giocato sabato sera ed hanno avuto un po’ di riposo in più. Ci vorrebbe più considerazione per le squadre che giocano l’Europa League”

Se guardo ad un mese fa, c’erano perplessità intorno a me e alla squadra. Le critiche di Maradona? E’ stato un idolo per me, lo sarà sempre, è l’unica persona che può dire quello che “cazzo” vuole, non me la prenderò mai”

Higuain è un ragazzo solare, un fuoriclasse, in questo momento lo vedo estremamente bene, si sta esprimendo al 80-90%, se migliora quel poco è un giocatore che può incidere a livello mondiale.

Cosa serve per mantenere questo livello e magari migliorarlo? Serve non avere cali soprattutto mentali, soprattutto giocando ogni 3 giorni a livello di energie nervose è devastante più che a livello fisico: a cominciare da domani sera, in cui mi aspetto una partita estremamente pericolosa e ben allenata. 
Che livello di consapevolezza ha raggiunto questa squadra? In passato questa squadra non si rendeva conto del potenziale che aveva, ma è consapevole anche dei difetti che ha: i ragazzi hanno consapevolezza ora di avere un buon potenziale, ma ancora non sanno se saranno in grado di spazzare via tutti i difetti. Io lavoro per quello, poi ci sono anche delle caratteristiche per cui è anche difficile: a volte l’allenatore pensa di poter incidere più di tanto mentre noi li alleniamo due ore al giorno e ci sono in ballo anche tante altre variabili.
Strinic? Ha fatto fatica ad inserirsi nei nostri schemi: in Danimarca l’ho fatto giocare perchè mi sembra in crescita ora.
Cosa migliorare? Magari qualche situazione su palla inattiva, anche se questa squadra ha ben altre caratteristiche rispetto all’Empoli: stiamo cercando soluzioni che permettano di esaltare le caratteristiche di questi giocatori. L’Europa ci sta dimostrando quali giocatori possano allargare la rosa rispetto ai titolari: in campionato è meglio che entrano un paio per volta, per non stravolgere l’equilibrio. Queste sono due cose su cui stiamo lavorando.
Che cambi per domani? E’ ancora presto, oggi per la prima volta praticamente li rivedo: mi dovrò fidare delle mie sensazioni e di quello che mi dicono, ma è prevedibile che due-tre cambi ci saranno.
La squadra contro il Chievo ha fatto una partita di grande lucidità: Jorginho per esempio ha toccato 115 palloni contro le strisciate. Non è sempre facile farlo chiaramente, perchè anche questo nuovo pallone invernale mi lascia qualche perplessità.
Gabbiadini? Manolo per me non aveva bisogno di conquistare niente: sono tre anni che lo ritengo un giocatore fantastico. Con Gabbiadini esterno siamo una squadra diversa: in questo momento è anche difficile fare scelte diverse, ma lui nel mio pensiero è sempre stato un grande giocatore, sia a livello tecnico che fisico, oltre che con grande disponibilità. Credo che a fine anno non sarà scontento del suo utilizzo.

Insigne? Il ginocchio ha retto bene, sembra che lo colpiscano sempre allo stesso punto, che sia diventato un bersaglio.
A che punto è il Napoli? Spero che possiamo crescere ancora ma questo non te lo può dire mai nessuno, io non faccio uno sport in cui ti puoi preparare sei mesi per una gara. Cerchiamo d’essere sempre al 75%-80%, poi c’è l’aspetto qualitativo e tecnico.
Obiettivi da prefissare durante la sosta? Il mio è quello d’uscire bene.
Scudetto? Qualcuno bestemmia nello spogliatoio, un paio che lo fanno ce ne sono. Se andiamo alla ricerca della continuità e della mentalità, non si può non partire dall’avere grandi motivazioni nelle singole partite

Allegri dice che Napoli e Roma sono favorite per lo scudetto, cosa ne pensa? Io credo che la Juventus sia la favorita per il titolo.
Koulibaly? E’ un giocatore importante, dal punto di vista fisico ci dà tantissimo, nonostante la stazza fisica, ha grande rapidità. Prima o poi bisogna dargli un turno di riposo. Mi è sembrato giusto dare riposo prima ad Albiol che ha più anni di calcio alle spalle.

Problemi con le piccole? Bisogna pensare alla partita di domani per dare continuità: contro il Chievo abbiamo avuto l’atteggiamento giusto e domani sera troveremo una situazione simile con le stesse difficoltà di aver giocato una partita infrasettimanale e avere 24 ore in meno di riposo rispetto a loro”

 

Giuseppe Di Marzo

 

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