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ADL si arroga altri ‘meriti’: “Il Napoli è nato nel 2004 al mio arrivo, non nel 1926…”

De Laurentiis_DMF_1372 Conferenza stampa De Laurentiis-Benitez 28/5/2015 foto De Martino

Quando sono venuto a Napoli ho versato 33 milioni di euro per un pezzo di carta. Ho speso 100 milioni in due anni di serie C, e ora dal nulla siamo arrivati a essere l’unica squadra italiana sempre presente in Europa negli ultimi anni, e abbiamo raggiunto il 15esimo posto nel ranking UEFA. Sento dire che il Napoli l’anno prossimo compirà novant’anni di età, ma io dico che questa squadra è nata quando sono arrivato io nel 2004, altro che 1926. il Napoli non esisteva più, potevo anche decidere di chiamarla Partenope”. Parole e musica di Aurelio De Laurentiis, che è intervenuto al convegno “30 anni persi? La prevenzione della devianza giovanile in Campania a 30 anni dalla Legge Eduardo: risultati e prospettive“, tenutosi al Maschio Angioino in occasione del trentennale della morte di Eduarto de Filippo.
Poi, ai cronisti presenti, ha parlato ancora dell’attuale momento della sua squadra. Ecco le sue dichiarazioni raccolte da tuttonapoli.net:Il contratto di Sarri comprende già delle opzioni prestabilite per i prossimi cinque anni, potrei magari decidere di dargli un bonus, ma questi sono fatti miei. La cotta per Sarri l’ho presa quando lui mi disse che stava per andare a Milano, ma mi confessò che era nato a Bagnoli, proprio dove io andavo a fare footing 15 anni fa. Ricordo che pensavo di respirare amianto, ma mi guardavo intorno su quello splendido pontile e pensavo a quanta ricchezza sprecata c’è in quei luoghi. Si sono buttati tanti soldi, guardate Città della Scienza: io la chiamo città della deficienza! Ed io misi a disposizione anche 200mila euro per recuperarla, per farvi capire che ogni tanto qualcosa lo facciamo per la città. Il mister lo adoro, è un personaggio tipico eduardiano: poco parlante ma estremamente evoluto nella sua complessità. Avrete modo di non annoiarvi mai con lui, nello stimolarlo nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Il Pipita è il vero centravanti, Cavani era una seconda punta prestata a quel ruolo, in grado di andare a recuperare palla a tutto campo. Era così protagonista che pensavo potesse dare una ginocchiata al portiere e mettersi al suo posto! A mio avviso potrebbero giocare benissimo insieme, anche se mi trovo meglio con Higuain. E’ il mio più bel Napoli in assoluto, anche se qualche volta quando abbiamo giocato in Champions con Mazzarri ho visto un grande Napoli, anche se aveva un modulo diverso. Questo è più brillante, più spettacolare ma anche più protetto, contenendo una contraddizione: non è facile dare spettacolo riuscendo anche a proteggersi. E’ un Napoli che si diverte, dove tutti vogliono giocare e quando sbuffano e si incavolano io sono felice, perchè vuol dire che tutti vogliono partecipare in questa lotta comune”.

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