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Il Sarri tecnologico ha una difesa allineata con il drone

I numeri lo dicono chiaro e tondo: uno dei punti di forza del Napoli è la difesa, la seconda migliore della A con solamente 8 reti subite. Sarri cura molto i movimenti del reparto arretrato e per farlo, rivela oggi la Gazzetta, si serve di un drone, il suo ‘terzo occhio’ sulla retroguardia. “La ditta specializzata contattata in estate dal Napoli non si era mai occupata di calcio. Sarri ha indicato ai tecnici a quale altezza voleva che il drone volasse e quale porzione di campo inquadrare (le riprese vengono effettuate prevalentemente per reparti, ma ci sono anche quelle a tutto campo), poi li ha messi in contatto con i colleghi di Empoli (lì Giampaolo ha «ereditato» un drone). Con questo mezzo a Napoli spesso si riprendono i matrimoni, ora si può dire che la difesa del Napoli va a nozze grazie al drone. Anzi, ai droni perché in dotazione lo staff di Sarri ne ha due. In ritiro a Dimaro (dove il drone ha destato la curiosità dei tifosi) un esemplare si è rotto, adesso per ogni eventualità ce ne è uno di riserva. Nelle settimane tipo di allenamento il drone compare il giovedì mattina, quando va in scena la seduta tattica dedicata alla retroguardia (ma è stato utilizzato anche ieri).

CORREZIONI Quella di Sarri per la linea difensiva è una vera e propria ossessione. Il drone si alza in volo e riprende i movimenti dei quattro componenti del «fortino azzurro» e non appena finito l’allenamento il video registrato viene scaricato dai tecnici su un dischetto e poi consegnato a Sarri (ieri sono stati montati tre filmati). L’allenatore lo guarda insieme al suo staff, di cui fa parte anche l’ex difensore azzurro Simone Bonomi. Dopo l’analisi si passa alla correzione che avviene con i calciatori, prima davanti allo schermo e poi in campo. Già perché Sarri resta un allenatore di campo, anche se si avvale di questa particolare tecnologia che usava già in Toscana”.

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