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Scotto: “È Reina il vero ‘capo’ di Napoli”

Reina_DMF_7893 Napoli-Udinese 9/1/2015 foto De MartinoE meno male che doveva annoiarsi. La nuova vita di Pepe Reina tra i pali della porta del Napoli è fatta non solo di sbadigli. Contro l’Inter è finita l’imbattibilità dello spagnolo, che si è fermata a 534 minuti, quando è arrivata la rete di Ljajc. Una scossa al Reina sornione, che si riconquistato Napoli dopo un anno di “esilio” più che dorato sulla panchina del Bayern Monaco.

CIAO IMBATTIBILITA’ – E come un risveglio, dopo il gol subito Reina ha ricominciato a parare. E’ il portiere che ha fatto meno interventi in Serie A, ma nessuna ruggine. Col Napoli in vantaggio per 2-1 l’Inter in dieci uomini ha cominciato a spingere. Ed ha quasi sfiorato il pareggio: prima il palo clamoroso di Jovetic. Stavolta Reina era impietrito. Poi ancora assalto nerazzurro: su Miranda è Reina che salva con un intervento prodigioso mandando la palla sul campo. Minuto ’95 e subito dopo il miracolo è arrivato il fischio finale liberatorio. L’esultanza del San Paolo è stata imponente: paradossalmente Reina in quei minuti è stato acclamato più di Higuain. E’ corso sotto la curva facendo esplodere il San Paolo, poi quasi due giri di campo a salutare ogni settore. Pugni chiusi, voce alta e grinta da vero leader.

CAMPIONE OVUNQUE – Un campione sul campo e un leader fuori: amato da tutti, perché è lui che non nasconde, ed anzi promuove, l’affetto per la città di Napoli. Dalla nostalgia dopo il suo addio nell’estate del 2014 alle parole dolci che arrivavano dalla Germania. Ma non solo: Reina era spesso fisicamente presente a Napoli con la moglie. Cene in compagnia degli amici partenopei, calciatori (Cannavaro, Callejon e altri) ma anche amici “comuni”. La voglia di tornare che saliva sempre di più, e il pentimento di De Laurentiis che lo ha rivoluto in azzurro anche a costo di venire incontro alle sue richieste economiche. Un accordo trovato in fretta per restituire Reina al Napoli e Napoli a Reina. Un nuovo simbolo, un napoletano vero. Sogna lo scudetto assieme ai suoi tifosi, e guardandolo esultare non c’è dubbio: quell’eroe in giallo non potrà che finire la carriera in azzurro. Entrando, sperano i tifosi del Napoli, dritto nella storia.

Fonte – giovanni scotto/calciomercato.com

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!