ESCLUSIVA – Claudio Pellegrini: a Bologna solo un incidente di percorso, il Napoli si riscatterà contro la Roma
Per farci raccontare la settimana che ci condurrà alla super sfida tra Napoli e Roma, PianetAzzurro ha intervistato in esclusiva una bandiera storica del Napoli. Stiamo parlando di Claudio PELLEGRINI (16 febbraio 1955), romano ma per sua stessa ammissione “grande tifoso del Napoli”. Del resto come potrebbe essere altrimenti, visto che l’ex attaccante conta ben 141 presenze e 33 gol in maglia azzurra distribuite fra gli anni 1978-1979 e 1980-1984, intervallate dal prestito all’Avellino (28 gettoni e 4 reti in Irpinia) a cui vanno aggiunte le 8 marcature siglate in coppa Italia..
LA CARRIERA – Nato a Roma nel popolare quartiere di Primavalle il 16/02/1955 si forma nelle giovanili del Torino da dove si sposta di pochi km per giocare prima nelle file del Novara e poi in quelle dello Junior Casale. Successivamente attraversa tutta l’Italia per indossare la maglia biancorossa del Barletta per poi risalire l’intera penisola approdando ad Udine in serie C. Qui finalmente gli viene data la possibilità di giocare da titolare e Claudio ben ripaga la fiducia accordatagli contribuendo fattivamente, con 18 gol, alla promozione in serie B della squadra Friulana.
Il suo nome comincia a circolare con una certa frequenza fra gli operatori di mercato e fra questi la spunta Giorgio Vitali allora diggì del Napoli che l’acquista per la stagione 1978-’79.
Viene schierato titolare da Gianni di Marzio e Pellegrini mostra subito di che pasta è fatto andando a segno 3 volte nel girone eliminatorio di coppa Italia e battezzando immediatamente con un gol il suo esordio in serie A: Napoli–Ascoli 2-1 del 01-10-1978.
Nella sua prima stagione realizza 5 gol in 24 partite, ma ciò non basta a garantirgli la riconferma per il 1979-’80, quando venne ceduto in comproprietà all’Avellino del Commendatore Sibilia.
Una stagione in chiaroscuro ed eccolo ancora con il nuovo Napoli di Antonio Iuliano del 1980-’81. Pellegrini diventa uno dei grandi protagonisti di quella squadra che arrivò a sfiorare lo scudetto nella disgraziata annata del terremoto. Saranno 11 alla fine le sue reti, bottino ripetuto anche nella stagione successiva, quando gli Azzurri si classificheranno quarti. In origine attaccante di fascia e poi centroavanti, dotato di grande velocità, era soprattutto un formidabile contropiedista; il suo tallone d’Achille era però l’eccessiva precipitazione sotto porta che gli faceva sbagliare gol che sembravano fatti. Dal 1982 al 1984 Claudio paga insieme a tutto il Napoli due annate negative che portano i Partenopei sull’orlo della retrocessione in serie B. Claudio realizza complessivamente 6 gol, gli ultimi con la maglia Azzurra prima di trasferirsi a Firenze nel quadro dell’operazione che portò Daniel Bertoni in riva al Golfo.
L’INTERVISTA –
Claudio, come giudichi il calo della Roma? Eppure, come organico sembra la squadra favorita per il titolo…
“Il rendimento delle squadre durante la stagione può subire alti e bassi, parlando di grandi compagini come la Roma fa strano certo questo calo e credo anche che sia la conseguenza della sconfitta di Barcellona, poi certamente il dettaglio..l’ errore individuale e collettivo possono fare la differenza”.
Che idea ti sei fatto del Napoli di Sarri?
“Al di là della sconfitta di Bologna che giudico più un incidente di percorso, credo che gli azzurri abbiano tutte la carte in regola per durare fino alla fine, una squadra con molta qualità in tutti i sensi e oggi ha la consapevolezza di essere da scudetto, io se fossi in Sarri porrei attenzione alle sostituzioni e avvicendamenti, in passato ricordo che proprio il Napoli perse delle opportunità di alta classifica facendo molto turnover..addirittura per 8/11. Ma giocare sempre con gli stessi pure è faticoso oggi per i calciatori”.
Higuain in questo momento è tra i primi tre centravanti più forti al mondo?
“Le prestazioni di Higuain sono cosi evidenti che non si può non dargli questo riconoscimento, é tra i primi al mondo nel suo ruolo”.
Invece, come mai Dzeko sta un po’ deludendo?
“Dzeko paga il rendimento della squadra e a lui sicuramente servirebbero più palloni giocabili, mi riferisco ai cross dalla linea di fondo.consideriamo le sue qualità da centravanti d’area di rigore, il suo colpo di testa é poco sfruttato”.
Napoli-Roma più decisiva per gli azzurri o giallorossi?
“A questo punto la Roma è a rischiare di più, il Napoli rimarrebbe comunque nella zona scudetto”.
I tuoi pronostici ovviamente su Napoli – Roma, Juventus – Fiorentina e Udinese – Inter.
“Napoli -Roma 1, Juventus- Fiorentina 1, Udinese-Inter 1X”.
La tua favorita per lo scudetto?
“Io dico ancora Napoli e Juventus”.
Un tuo ricordo di una partita giocata con la Roma…
“Stagione 80/81 Roma- Napoli all’Olimpico 1-1, lo spettacolo fu anche sugli spalti..due tifoserie gemellate! Da brividi! Immagina la passione e l’amore di queste due tifoserie in un unico corpo..fu bello tutto quel giorno nonostante giocassimo entrambi per lo scudetto…”.
di Vincenzo Letizia
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