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Genoa-Bologna 0-1, Rossettini firma il colpaccio nel recupero

GENOVA – Quasi più espulsi che punti: nel Genoa perdono tutti. Perde la squadra, terzo ko consecutivo, perde la pazienza Gasperini, dopo il gesto inconsulto di Perotti, perde la testa il fuoriclasse argentino, entrato per cambiare la partita. E in effetti la cambia: in peggio. Il Bologna vince anche se il segnale di continuità si vede appena appena. Cinismo nel finale, con lo specialista Rossettini al secondo gol di fila. Ma poca personalità, lontano da casa. Evidente peccato di gioventù.

La prima parte – Manca Pavoletti e mancano tutti i cannonieri passati di qui e presto rivenduti, nel primo tempo. Gasperini rivede i fantasmi di Matri, di Niang e di tutti gli altri quando Pandev sbaglia l’insbagliabile, mentre Gakpè soffre per evidente gap fisico. Il Genoa, però, dopo un primo quarto d’ora di energico equilibrio, sale nella parte centrale del tempo e schiaccia il Bologna – che nel frattempo lamenta il forfait di Rizzo, nella sua area. Pandev si mangia un gol fatto su assist perfetto di Tachtsidis, ala improvvisata, ma Mr bean prova a rifarsi su un altro traversone. Il Bologna è colpevole di concedere la replica, ma ha in Mirante un angelo custode. La deviazione del portiere, bassa e d’istinto, è provvidenziale. L’estremo si ripete, anche un po’ per lo spettacolo – su una deviazione aerea di De Maio. Dicono che segnare su palla inattiva non sia la specialità della casa, ma De Maio prova a smentire il luogo comune anche un istante dopo, inerpicandosi in mezzo ai saltatori ospiti (e ce ne sono) senza trovare il bersaglio. Preoccupato, più simile al Bolognetto del Comunale di Torino che al leone indomito che ha preso a morsi il Napoli, il giovane Bologna si abbassa. Come detto, ha perso il miglior intenditore, il canale che collega centrocampo a attacco, Rizzo. Brienza spostato qualche metro più avanti per fare posto a Brighi, sbaglia una buona replica, la sola, su lancio millimetrico di Morleo. Mounier è invisibile, Taider brilla ma in fase di appoggio alla difesa. E Diawara, con il diretto avversario Tino Costa, si elide.

Alla fine dei primi 45′ insomma, i migliori del Bologna li trovi nelle retrovie, Oikonomou e Rossettini; ma anche il Genoa deve la sua autorevolezza alla crescita esponenziale di Burdisso, agli stacchi di De Maio, alla buona verve di Izzo. Colori rossoblù, insomma, sbiaditi dalla cintola in su, sia per Gasp che per Donadoni.

Ripresa – Gastaldello non sta bene, viene precauzionalmente fermato: ha respinto di testa una cannonata di Tachtsidis, gli gira la testa. Donadoni non vuole rischiare, Bologna costretto a un altro cambio non tecnico. Entra Ferrari, spinge Rossettini al centro. Gasperini invece fa finalmente spazio a Perotti. L’argentino arma la mano, ma in mezzo c’è Evanescenza, il centravanti comperato da Preziosi.

Mirante è ancora determinante alla sola proposta tecnica del Grifone, palla in mezzo per provare a sfruttare il gioco aereo. Non si passa. Il Bologna però riesce anche a ripartire, Perin per un’ora spettatore, compie una prodezza su un colpo di testa in mischia. E chi gioca a pallone sa come sia difficile per un portiere distendersi e andare a respingere dopo tanta inattività. Ancora Perin protagonista quando Burdisso fa il solo errore della sua preziosa partita, un passaggio indietro corto. Destro viene anticipato dalla scivolata del portiere di casa, ma non può allontanare con giudizio, arriva Mounier e calcia alto un rigore in movimento. Un segnale? Ma no, il Genoa tira dritto verso il suo obiettivo. Lo tradisce il suo condottiero più importante, Perotti. L’argentino si libera al limite della stretta non affettuosa di Diawara, poi – ceduto il pallone colpisce il giovane guineano con una gomitata volontaria. Ko tecnico, ma chi esce è il genoano. Ottava espulsione dell’anno a carico dei liguri. Il Bologna alza il suo baricentro, il Genoa è stanco. Una disattenzione di Laxalt – non chiude su Rossettini su tiro d’angolo – e arriva la doccia fredda. Il Bologna mette la freccia, la cura Donadoni ha efficacia tecnica ma è pure baciata dalla sorte. Il Genoa reciti il mea culpa: solo il mercato – con necessari innesti in attacco – può guarirlo.

Genoa-Bologna 0-1 (0-0)
Genoa: Perin 6.5 – Izzo 6, Burdisso 6.5, De Maio 6.5, Ansaldi 6.5 – Rincon 6, Tachtsidis 7, Costa 6 (54′ Perotti 4.5) – Gakpè 5 (83′ Ntcham sv.), Pandev 4.5 (71′ Capel 5), Laxalt 5.5. All. Gasperini
Bologna: Mirante 7.5 – Rossettini 7, Oikonomou 7, Gastaldello 6 (46′ Ferrari 6), Morleo 6 (70′ Mbaye 6) – Taider 6.5, Diawara 5, Brienza 6 – Rizzo 6.5 (30′ Brighi 6.5), Destro 5.5, Mounier 5.5. All. Donadoni
Arbitro: Di Bello 5,5
Reti: 91′ Rossettini
Note: ammoniti: Gastaldello, Mounier. Espulsi: Perotti, Diawara. recupero: 2′ e 4′.

Fonte: Repubblica

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