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Inter, Calleri è sempre più un rebus. E nel mirino c’è anche Banega

MILANO –  L’Inter e Jonathan Calleri si avvicinano a piccoli passi. Secondo il quotidiano ‘El Tiempo’, la famiglia di Calleri, che preferirebbe la cessione diretta del gioiello del Boca al club di Erick Thohir, starebbe creando delle difficoltà alla chiusura dell’operazione. In particolare – scrivono – i problemi sarebbero sollevati dall’agente del calciatore, Nestor Fabbri.  Il procuratore – e zio della punta – si starebbe opponendo all’acquisizione del cartellino di Calleri da parte del fondo Stellar Group. In verità, il futuro del centravanti sudamericano sembra ormai segnato da tre step: Calleri, che ha già un accordo con lo Stellar Group firmerà con il club uruguagio Maldonado, che a sua volta lo ‘girerà’ in prestito al Bologna per sei mesi in attesa che il calciatore diventi comunitario. A giugno l’approdo alla corte di Roberto Mancini. Con il Maldonado, Calleri firmerà un contratto di 1 milione più bonus. Il Boca, invece, dall’affare incasserà circa 12 milioni e 500.

BANEGA NEL MIRINO DELL’INTER? LA SPAGNA DICE SI’ – Mentre in Argentina tiene banco l’affaire Calleri, in Spagna ‘abc’ sottolinea la presenza di osservatori dell’Inter (ma anche di Juventus e Napoli) a Siviglia-Sporting Gijon di sabato. L’osservato speciale? Ever Banega. In tal senso, Marcelo Simonian, agente del giocatore del Siviglia con il contratto in scadenza a giugno 2016, ammette: “Offerte per Ever? Non nego ci siano. Posso dire che oggi stiamo parlando solo con il Siviglia per il rinnovo”. In uscita, i nomi di Danilo D’Ambrosio e Andrea Ranocchia vanno di moda. I due difensori potrebbero finire al Bologna, dove troverebbero il futuro nerazzurro Calleri.

ZANETTI, MIRANDA IL NOSTRO SIMBOLO – Intanto, a Nyon per i sorteggi degli ottavi di Champions League, il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti parla del momento dei nerazzurri: “L’Inter deve guardare al suo percorso, siamo contenti per la classifica, ma siamo consapevoli che manca tanto e dobbiamo continuare così. Stiamo facendo grandi passi avanti, il campionato italiano è però molto difficile e sarà così fino alla fine”. Poi l’ex capitano aggiunge_ “Credo che la squadra nella sua totalità stia facendo bene, con umiltà e solidità. Se devo fare un nome come simbolo del nostro primo posto dico Joao Miranda, che insieme a Jeison Murillo ha dato solidità al reparto difensivo”.

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Fonte: Repubblica

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