MILANO – Erick Thohir è contento dell’Inter, non ancora soddisfatto. L’appagamento presidenziale arriverà con le vittorie. Per ora c’è solo felicità. “Siamo completi. Ma per come sono fatto non posso definirmi soddisfatto, aspettiamo i risultati: sarò molto contento se ci qualificheremo alla prossima Champions”.
A dirlo è il numero uno dei nerazzurri in un’intervista a Premium dove il tycoon parla anche di mercato e di Mauro Icardi. Gli incedibili sono ormai un ricordo nel calcio, l’argentino non fa eccezione. “Mauro è il miglior centravanti che abbiamo. Ausilio dice sempre che chi fosse interessato a fare un’offerta (per Icardi) non deve presentarsi nemmeno, se non ha una montagna di soldi”, spiega Thohir proseguendo: “Abbiamo tutti i reparti coperti, ma se qualcuno a gennaio andrà via e avremo necessità in qualche posizione potremo fare qualcosa. Pirlo troppo vecchio? È uno di quei giocatori che adoro e rispetto. Però in questo momento, a centrocampo, abbiamo Melo, Guarin e Medel che sono sui 30 anni e altri giovani come Brozovic, Kondogbia e Gnoukouri. Bisogna bilanciare l’età media e penso che il mix che abbiamo formato sia giusto”. E su Ljajic: “Abbiamo un’opzione con la Roma, ma c’è tempo per decidere, lo faremo a fine stagione. Se continuerà così farà parte del futuro dell’Inter per molti anni”.
THOHIR: MORATTI MI SOSTIENE E CREDE IN ME – Il presidente dei nerazzurri si sofferma anche su Massimo Moratti, per il quale ha parole d’affetto. “Non ho mai avuto un socio che mi abbia sostenuto come ha fatto lui con me: non mette freni alle mie decisioni, crede in me. Ma è un partner e quindi è corretto informarlo e chiedergli consigli, visto che è stato presidente per tanti anni e, inoltre, ha già coronato il sogno di vincere tutto con il triplete del 2010. Io posso promettere ai tifosi che lavorerò duramente per l’Inter e la qualificazione in Champions sarà uno degli obiettivi che consegneremo ai nostri fan”.
THOHIR: IO, BERLUSCONI E LA CATTEDRALE DEL CALCIO – Parlando dello stadio e del’incontro con Silvio Berlusconi avvenuto all’inizio di novembre racconta: “Erano 2 anni che volevo incontrarlo, volevo condividere la mia visione del club con lui. Allo stesso tempo abbiamo condiviso il progetto sullo stadio: possiamo lavorare assieme per fare in modo che San Siro diventi ancora la cattedrale del calcio. Continueremo a tenerci in contatto e nei prossimi mesi prenderemo una decisione. Ma l’importante è che ci siamo capiti”.
THOHIR: IL LEGA SOLO LITI. FERRERO? VOGLIO CONOSCERLO – Infine il magnate indonesiano torna sulla politica calcistica: “Dovremo, come presidenti, lavorare assieme per la Lega e non litigare tra di noi. Invece capita che ognuno vada per la sua strada, parlando male degli altri”, poi manda un messaggio al presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che sostiene che non si può gestire una squadra da lontano. “Vorrei conoscerlo e la prossima volta che verrò in Italia ci proverò – sottolinea Thohir -. Quando non conosci una persona, spesso corri il rischio di farti un’opinione sbagliata, negativa. Lui sta costruendo una buona squadra e l’anno scorso ha fatto bene. Però ha una visione diversa dalla mia: io ho interessi in tutto il mondo e per farli primeggiare devo creare un management che supporti i miei ideali anche in mia assenza. I risultati, non solo dell’Inter, mi danno ragione”.
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- erick thohir
Fonte: Repubblica