Sarri: “Ci manca poco per migliorare. Mercato? Non parlo di giocatori, ma di caratteristiche”

SarriConferenzaRoma

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani sera contro il Torino partendo dalle considerazioni espresse sulla poca utilità della sosta: “Vedremo domani come starà il Napoli, l’anomalia non siamo noi ma il regolamento. Una sosta di 17 giorni, in cui i giocatori hanno 7 di riposo, è ingestibile fisicamente. Non si può fare un lavoro vero e resto della mia idea: si deve giocare durante le feste. La condizione è da valutare, ma mentalmente la squadra è su buoni livelli”.

“L’equilibrio in classifica c’è stato fino a questo momento – ha continuato il tecnico napoletano -, ma non nelle ultime 7-8 gare perchè la Juventus ha una marcia diversa. Io faccio l’allenatore e l’equilibrio va rotto lavorando di più e meglio sul campo. Si deve trovare consapevolezza di essere competitivi dalle pretazioni, non dalla classifica che non ha valore. Il Torino è una buona squadra, due anni fa si qualificò per l’Europa, l’anno scorso ha lottato fino alla fine pagando la stagione lunga con i preliminari. E’ una squadra competitiva, può creare problematiche a tutti. Non so che atteggiamento avrà, ma fa molto possesso, quindi bisognerà recuperare palla il più in alto possibile, ma si chiudono bene ed aspettano molto bassi. Non vorrei incappare nella classifca gara che per alzare i ritmi servono 60 minuti, quindi dobbiamo partire subito forte. Abbiamo vinto 17 delle ultime 21 partite, credo ci manchi poco… Da migliorare c’è poco, in Europa poche squadre hanno i nostri numeri, se devo scegliere darei più gol a Hamsik anche se è diventato un centrocampista vero e sta facendo grandissime partite. L’obiettivo è ottenere il 101%,come non è accaduto in passato. Poi vedremo a cosa corrisponderà”

Sul mercato: “Col direttore ci parlo spesso, lui sa come la penso e si muove in base alle direttive della società come normale che sia. Mi scappa dal ridere quando sento che il giocatore è fortemente voluto da me. Io non ho mai chiesto un giocatore, ma ho sempre parlato di caratteristiche. Caratteristiche? Se parlo delle caratteristiche sminuisco un mio giocatore e non lo farò mai. Albiol è cresciuto? Doveva solo ritrovare delle certezze, è meno appariscente di altri ma è quello che come movimenti guida la linea. Per noi è importante, ma sto vedendo anche in crescita Chiriches”.

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