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Juventus, Allegri vola basso: ”Ci siamo solo rimessi in carreggiata”

Juventus, Allegri vola basso: ''Ci siamo solo rimessi in carreggiata''(ansa) TORINO – Il passato, anche quello recente, non conta. “Dimentichiamo le dieci vittorie”, ordina Massimiliano Allegri alla vigilia di Lazio-Juve, partita secca con in palio l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. “Non diamo niente per scontato. Anche perché al momento non abbiamo ancora fatto niente, ci siamo soltanto rimessi in carreggiata”. Per i biancocelesti la Coppa Italia è la porta d’accesso a un’Europa ancora troppo lontana, oltre alla rivincita della finale dell’anno scorso e della Supercoppa di quest’anno perse proprio contro i bianconeri. Per la Juve, invece, è una mezza seccatura nella settimana che porta allo scontro con la Roma: “Affrontiamo una partita alla volta – prosegue Allegri -. La Coppa Italia è un nostro obiettivo: vincerla ha sempre un valore importante”. Insomma, vietato snobbare la seconda manifestazione nazionale per evitare altre clamorose sorprese: “Complimenti all’Alessandria, non è semplice eliminare squadre di Serie A e di Serie B. I grigi giocano molto bene e si sono meritati la semifinale con il Milan. In Inghilterra capita spesso che una formazione di terza serie arrivi in finale. Anche questo è il bello della coppa”.

Allegri rifiuta il termine turn over, figuriamoci se ci sta a parlare di una Juve 2: “Non uso la parola turn over perché la nostra rosa è equilibrata sotto l’aspetto tecnico. Domani giocherà una formazione importante con l’obiettivo di passare il turno”. La Signora non verrà insomma sfigurata, soltanto qualche ritocchino qua e là: “Quando si cambia il 50% della formazione si può incontrare qualche difficoltà. Domenica avremo la Roma, dobbiamo tenere alta l’intensità”. In difesa ci sarà sicuramente Caceres, con uno tra Bonucci e Rugani al centro e Chiellini a sinistra. A centrocampo si rivedrà Pogba, dopo l’esclusione di Udine che ha scatenato qualche illazione: “Paul aveva giocato tutte le partite, se ne salta una non deve succedere niente: l’anno scorso stava fuori anche Tevez, non vedo quale sia il problema”, taglia corto Allegri. Il reparto verrà probabilmente completato da Marchisio (30 anni oggi) e Sturaro, con Cuadrado a destra ed Evra a sinistra. In attacco largo al tandem di scorta formato da Zaza e Morata, con lo spagnolo chiamato a interrompere un digiuno che dura da più di 100 giorni: “Alvaro può e deve fare di più. Ha qualità importanti e non deve farsi ossessionare: capita che una punta trascorra qualche mese senza segnare. Chi andrà in campo sarà comunque all’altezza della situazione: Mandzukic è rientrato bene a Udine ed è in buona condizione, Dybala è in forma anche se ha giocato molto, mentre per Zaza parlano i numeri”. A proposito, l’ex Sassuolo è nuovamente blindato alla Juve, con buona pace del Wolfsburg che lo vorrebbe in prestito: “Simone non si muove, rimane con noi”.

Parlando di mercato, Allegri commenta l’ingaggio di Madragora, nel giorno in cui il club bianconero ha ufficializzato l’acquisto per 6 milioni più altri 6 di bonus del centrocampista 18enne che però resterà fino a giugno in prestito al Pescara: “Mandragora è un ragazzo che sta facendo bene e ha ottimi margini di miglioramento. La società sta prendendo i giovani più forti per assicurarsi un futuro importante”.
In chiusura Allegri dribbla il caso-Gasperini (“sugli ultrà ha detto cose pesanti e importanti, ma non conoscendo la situazione di Genova non posso esprimermi”) e “perdona” l’ex juventino Giancarlo Marocchi, ora opinionista su Sky Sport, la cui provocazione sulle avversarie della Juve che sembrano scansarsi al passaggio dei bianconeri non lo ha evidentemente disturbato: “Certe dichiarazioni non mi danno fastidio – conclude il tecnico livornese -. Credo che lui volesse dire un’altra cosa, si deve essere espresso male, anche perché io di partite facili non ne ho mai giocate con nessuna squadra”.

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Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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