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Lazio-Chievo 4-1, valanga biancoceleste nella ripresa

ROMA – Un tempo a braccetto con le vecchie paure, un altro sul velluto. Ma non è una Lazio dai due volti, quella che restituisce al Chievo il rovescio dell’andata. Al Bentegodi finì 4-0, all’Olimpico è 4-1 dopo una partita dominata. Eppure, i biancocelesti lasciano il campo a fine prima frazione tra i fischi dei propri sostenitori, per una volta ingenerosi. Aveva dominato, la squadra di Pioli, ritrovatasi sotto già in avvio a causa di una disattenzione, l’ennesima, su palla inattiva. E’ servito un regalino di Cesar, proprio l’uomo capace di sbloccare lo stallo, per dare la spinta decisiva. Ospiti in dieci in avvio di ripresa e troppo passivi a protezione del vantaggio, la goleada che ne consegue è praticamente fisiologica.

LE ASSENZE – Pioli e Maran si sfidano in un contesto a dir poco di emergenza. Alla Lazio mancano 4/5 dell’intero pacchetto di centrali – out de Vrij, Mauricio, Hoedt e Gentiletti oltre a Marchetti – e l’unico presente è il puntuale Bisevac, affiancato da Radu. Non c’è nemmeno Biglia, a prendersi la regia è Cataldi. Più variegate le assenze ospiti: fuori Gamberini, Mattiello, Izco, Hetemaj, Rigoni, Pepe e Meggiorini. Tocca dunque all’ex Pinzi in mediana, il Chievo è avanti già al 5′. Punizione dalla trequarti destra, la difesa biancoceleste rimane alta e in linea, con una sola eccezione. Konko tiene in gioco tutti, Cesar incorna alle porte dell’area piccola, l’uscita di Berisha è troppo poco convinta per sventare il vantaggio. I biancocelesti non ci stanno, si rigettano subito in avanti ma Bizzarri conferma il suo feeling particolare contro la sua ex squadra. L’argentino dice no a Keita – parata ordinaria sul mancino dello spagnolo – e al duo Djordjevic-Parolo in chiusura di tempo: sontuosa la risposta sulla spizzata del centravanti, fortunata ma efficace quella sulla correzione di tacco del centrocampista, ispirato da un tiro-cross di Keita che aveva cercato di rendersi pericoloso anche di testa (incornata alta) e come ispiratore di Candreva, sbagliando di un soffio l’assist vincente.


LA RISPOSTA AI FISCHI – Matri per Djordjevic è un cambio inevitabile all’intervallo, dal calcio d’inizio Keita prende palla e si invola centralmente: il body-check di Cesar è falloso, doppio giallo e Chievo in dieci. Maran si ridisegna con Sardo al posto di Inglese, la Lazio martella le corsie: Konko al cross per Keita, lo spagnolo non riesce a girare al volo. Pioli vuole l’assalto e lancia Klose per il pur positivo Milinkovic-Savic, al 19′ Candreva sfrutta un’indecisione di Gobbi e guadagna (con parecchia furbizia e un pizzico di malizia) un calcio di rigore. Bizzarri si aspetta lo scavetto, il numero 87 incrocia il destro, 1-1. Il Chievo è in bambola, ancora Candreva potrebbe trovare la via per il 2-1 su un assist del tramortito Sardo ma un dribbling di troppo tradisce l’esterno. A togliere definitivamente il tappo alla partita è Danilo Cataldi, autore di una prova ordinata nel ruolo di Lucas Biglia. Sardo, ancora lui, sbaglia il rinvio in area: il centrocampista è al limite dell’area, destro al volo, pallone nell’angolo e corsa sotto la curva a festeggiare. Per scardinare il fortino sull’1-1, Pioli aveva inserito anche Felipe Anderson al posto di Konko. Il brasiliano fa il terzino a modo suo, discesa, slalom all’ingresso nei sedici metri e assist di tocco per Candreva, che non può sbagliare in diagonale.

FINALE INATTESO – E’ il 36′ del secondo tempo e la partita sembra finita. Ma il Chievo non molla, Radu si perde Paloschi che protegge palla alla perfezione in area, il rumeno lo stende. Rigore ed espulsione, c’è ancora vita per gli ospiti. A spegnere di fatto ogni fiammella di speranza è Berisha, che riscatta l’uscita indecisa del primo tempo respingendo il destro incrociato proprio di Paloschi. Felipe Anderson cerca gloria, Matri lo fa scatenare nello spazio lasciato libero dalla difesa avversaria, conclusione violentissima che si schianta sul palo. La Lazio finisce il match con un difensore di ruolo – Bisevac – in campo ma trova addirittura il gol del 4-1. Contropiede condotto in solitaria da Lulic, fra i migliori in campo. Il bosniaco alza la testa al limite dopo 80 metri di corsa, tocca per Candreva sulla sinistra, cross sul secondo palo per il colpo di testa di Keita. La sfida dell’emergenza la vince Stefano Pioli.

LAZIO-CHIEVO 4-1 (0-1)
Lazio (4-3-3): Berisha 6.5; Konko 5.5 (24′ st Anderson 6.5), Bisevac 6.5, Radu 5.5, Lulic 7; Milinkovic-Savic 6 (15′ st Klose 6), Cataldi 6.5, Parolo 5.5; Candreva 7, Djordjevic 5 (1′ st Matri 6), Keita 6.5. (Guerrieri, Matosevic, Basta, Braafheid, Patric, Mauri, Onazi). All.: Pioli
Chievo (4-3-1-2): Bizzarri 7; Cacciatore 5.5; Dainelli 5.5, Cesar 5.5, Gobbi 5; Castro 6, Radovanovic 5.5, Pinzi 6 (29′ st M’Poku 5.5); Birsa 6.5 (21′ st Frey 5.5); Paloschi 5, Inglese 5.5 (4′ st Sardo 4.5). (Bressan, Seculin, Costa, Spolli, Pellissier). All.: Maran
Arbitro: Calvarese
Reti: 5′ pt Cesar, 21′ st rig. Candreva, 27′ st Cataldi, 36′ st Candreva, 51′ st Keita
Ammoniti: Cataldi, Lulic
Espulsi: Cesar, Radu
Recupero: 1′ e 6′

serie A

ss lazio
chievo
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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