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Napoli, Sarri: ”Abbiamo una città alle spalle, per battere la Juve serve un po’ di follia”

Napoli, Sarri: ''Abbiamo una città alle spalle, per battere la Juve serve un po' di follia''Maurizio Sarri (agf) NAPOLI – Una vigilia di grande tranquillità. Maurizio Sarri non alimenta le tensioni alla vigilia della trasferta con la Juventus che vale tanto in ottica scudetto. Il condottiero azzurro predica serenità ma anche un pizzico di follia per mettere alle corde i bianconeri. “Non firmo per il pareggio, voglio giocarmi questa partita cercando di imporre il nostro gioco. Il resto non mi interessa”. Il Napoli ci proverà. “Avremo uno stadio contro, ma una città intera alle nostre spalle. Regaliamo una gioia vera alla nostra gente”.

Ha chiesto una vigilia di basso profilo. E’ soddisfatto della settimana?
“E’ andato tutto bene. Stiamo preparando una gara importante. Poi mancano tre mesi alla fine del campionato, quindi non c’è stato alcun accorgimento particolare”.
Cosa inciderà di più in queste partite, l’attacco o la difesa?
“La solidità è sempre un aspetto fondamentale. E’ una delle caratteristiche principali della Juventus. Noi ci stiamo lavorando per arrivare a quei livelli”.
Cosa può fare la differenza domani?
“Quando si affrontano squadre che hanno individualità importanti, la giocata di un singolo può determinare il risultato. La Juve ne ha molti, ma non siamo messi male neanche noi. Al di là di tutti gli aspetti teorici e tattici, conterà molto questo fattore”.
Reina ha parlato di segnale forte alle rivali in caso di vittoria. E’ d’accordo?
“Penso ad altro. Sarebbe bello dare una soddisfazione ai tifosi che sentono questa sfida in maniera particolare. Mi dispiace che non siano a Torino. La ritengo una grande ingiustizia, queste punizioni non hanno senso. L’ho pensato anche all’andata, quando non c’erano i sostenitori della Juventus al San Paolo e l’ho anche detto. Vorremmo far gioire i nostri fan, ma finisce lì. Mancherebbero altre 13 partite alla fine del campionato ed è prematuro parlare di altro in ottica campionato”.

Buffon, Marchisio e Dybala, chi toglierebbe alla Juventus?
“Nessuno. Sono tre giocatori fenomenali. Buffon ha fatto la storia del calcio italiano, Marchisio è straordinario, Dybala sarà determinante nel futuro. Ha già cominciato a dimostrarlo a 22 anni”.
Prova orgoglio alla vigilia di questo match?
“Queste sono le classiche domande che vengono poste a chi viene dal basso. Ma non sono emozionato, sono soltanto determinato a preparare al meglio questa gara. Sono partito dai dilettanti e ho avuto la fortuna di scalare varie categorie. Non è la gara più importante della mia carriera, senza le 500 precedenti non sarei arrivato a questo punto. Sangiovannese-Grosseto può avere la stessa importanza dal punto di vista interiore di uno Juventus-Napoli se decide un campionato”.
Avere giocatori importanti del calibro di Higuain e Reina può essere decisivo in vista dell’obiettivo finale?
“Noi siamo concentrati soltanto sulla sfida di domani. Il gusto è enorme, siamo alla pari con la Juve che è l’assoluta padrona del calcio italiano, per quanto riguarda i risultati sportivi. Non ci accontentiamo, dobbiamo avere la follia di imporre il nostro calcio. Giocatori come Reina e Higuain possono aiutarci. La Juve ne ha di più, ma sicuramente i nostri  3-4 leader possono fare la differenza. Questo è un aspetto decisivo”.
C’è più di lei nel Napoli o di Allegri nella Juve?
“E’ sempre difficile arrivare a certe conclusioni. Nella Juve di Allegri c’è qualcosa di Conte e nel Napoli attuale c’è qualcosa di Benitez. Mi sembra anche normale. La gestione di Allegri è stata eccezionale, non era facile fare bene dopo Conte e Max l’ha fatto in maniera straordinaria”.
Il Napoli proverà ad imporre il suo gioco. Farà paura alla Juve?
“Noi non vogliamo fare paura, vogliamo giocare il nostro calcio. Quando smettiamo, diventiamo vulnerabili. Lo faremo con convinzione. Magari non riusciremo e resteremo nella nostra area di rigore, ma appena avremo la possibilità, noi attaccheremo. I miei giocatori devono pensare solo a fare una grande prestazione e nient’altro. Nessuna pressione”.

La Juve ha grande fisicità, il Napoli meno.
“L’interpretazione del calcio è diversa. Noi facciamo meno duelli individuali in difesa, loro invece si orientano sugli avversari in fase passiva e commettono qualche fallo in più. Hanno una fisicità non indifferente, noi abbiamo qualcosa in meno e quindi dobbiamo sfruttare la nostra velocità per limitare la loro aggressività”.
La Juve è abituata a giocare le grandi sfide. Il Napoli potrà opporre qualche arma in più?
“Non lo so, mi piacerebbe che i nostri si abituassero a giocare questi appuntamenti. Sarebbe importante. Ci saranno tanti fattori decisivi. Se contasse solo l’esperienza, giocherebbe ancora Gigi Riva – sorride – che tra l’altro ho sempre apprezzato molto”.
Il suo Napoli ha dimostrato di avere mentalità contro tutte le squadre.
“Assolutamente sì. Ripeto, l’abbiamo preparata bene, poi vedremo in campo. Noi vogliamo imporre il nostro gioco ma siamo anche pronti a soffrire se serve”.
E’ preoccupato dal cambio di modulo della Juve?
“Preoccupato mi sembra una parola grossa. Non credo cambi molto, anche con il 3-5-2, la Juventus scala spesso a quattro con Alex Sandro, i meccanismi sono consolidati”.
C’è stato più entusiasmo o più euforia in questa settimana?
“Mi è sembrato un avvicinamento normale. L’entusiasmo c’è da sempre, non ho visto tensioni particolari e questo è fondamentale”.
Quanto aiuterà il suo atteggiamento a gestire l’umore della piazza?
“Devo dire che i tifosi mi sembrano molto più maturi di come vengono descritti. Il nostro pubblico ovviamente trasmette tanto e questa gara conta tanto. Porteremo l’orgoglio della nostra gente a Torino e giocheremo anche per loro. L’obiettivo deve essere questo”.

La Juve è ancora seconda dopo quattordici vittorie consecutive. Bisognerà fare attenzioni sugli esterni?
“La Juve fa dell’ampiezza un punto di forza e per noi sarà difficile. Cuadrado ha determinato le partite, ma lo hanno fatto anche Insigne e Callejon. Da questo punto di vista, non siamo messi male. Non copriremo la loro ampiezza con i nostri attaccanti esterni, altrimenti difendiamo in sei. Lo faremo in un altro modo anche se prenderemo qualche rischio”.
Che ne pensa di Orsato?
“E’ un arbitro straordinario, non ho altro da aggiungere. In campo non ho avuto problemi con lui, al massimo abbiamo avuto un normale scambio di opinioni fuori dal campo. Non ho mai avuto difficoltà particolari con i direttori di gara, a volte mi sono espresso sugli episodi. Ad Irrati ho fatto i complimenti per la decisione di sospendere la gara all’Olimpico per i cori razzisti a Koulibaly”.
Firmerebbe per un pareggio?
“Andremo in campo per fare bene. Avremo uno stadio contro, ma una città dietro e non dobbiamo mai dimenticare questo. Dobbiamo dare una soddisfazione assoluta, ma io penso che la nostra gente sarà soddisfatta se ci vede fare una partita di cuore, anima e coraggio. A prescindere non firmo per nessun risultato. Mi dà gusto la sfida, andiamo a Torino e giochiamocela, come si dice in Toscana, ‘a bruttò muso, ovvero a viso aperto”. ssc napoli

serie A
Protagonisti:
Maurizio Sarri

Fonte: Repubblica

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