PIANETA CALCIO

Roma, impresa sotto la pioggia: 3-1 al Carpi, rinasce Dzeko

CARPI-ROMA 1-3
56′ Digne (R), 61′ Lasagna (C), 84′ Dzeko (R), 85′ Salah (R)

Il tabellino – Le pagelle

La Roma c’è. Spalletti mette la quarta (vittoria consecutiva) e si prende momentaneamente il terzo posto, reso ancora più dolce dal risveglio di Dzeko. 
Il secondo anticipo della 25.a giornata ha impegnato i giallorossi al Braglia di Modena, contro un Carpi reduce dalle due sconfitte di fila rimediate contro Fiorentina e Napoli. Il successo della Roma riaccende il sogno Champions ma complica le cose per la formazione di Castori, ferma a 19 punti e con l’incubo della retrocessione che si avvicina. 

Pjanic parte in panca – Formazioni incerte fino all’ultimo, le sorprese più grandi le riserva Spalletti. Ma partiamo dai padroni di casa, con Gagliolo che torna a disposizione di Castori dopo aver saltato per squalifica la gara di Napoli. Davanti a Belec, assieme a Romagnoli e Suagher, c’è lui nel 3-5-2 completato da Sabelli e Letizia (esterni di centrocampo), con Crimi, Lollo e Cofie a supporto di Mancosu e Mbakogu.
Spalletti ritrova Digne e allora opta per un 4-4-2 con il francese nel suo ruolo naturale di terzino sinistro e Florenzi arretrato a destra. Confermatissimo Szczesny tra i pali, Zukanovic perde il posto in difesa: i centrali sono Manolas e Rudiger. Centrocampo affidato a Nainggolan e Vainqueur (Pjanic e Keita partono in panca) con assetto iperoffensivo grazie alla presenza di El Shaarawy, Salah, Perotti e la conferma di Dzeko. Il bosniaco, ancora alla ricerca del primo gol da quando è diventato padre, è protagonista di un brutto primo tempo.

Pioggia battente, campo pesante – In realtà il match è avaro di emozioni in generale: il primo giallo della partita arriva al 37′ quando Suagher si vede costretto a interrompere l’accelerazione di El Shaarawy con un fallo punito da Tagliavento. L’emozione più grande del primo tempo giunge invece al 40′: Manolas interviene in difesa su Mancosu che si lascia cadere al limite dell’area piccola. Tagliavento illude i tifosi di casa e fa tremare gli ospiti, perché nell’indicare il punto in cui è avvenuto il fallo (di simulazione) sembra decretare il rigore. In realtà nel giro di pochi secondi si spiega tutto, quando ammonisce l’attaccante sardo e il gioco riprende con la punizione per la Roma.

Roma più che “Dign”itosa – Nel corso dell’intervallo Spalletti decide di inserire Pjanic: il bosniaco inizia il secondo tempo al posto di El Shaarawy e l’assetto della squadra cambia. La svolta però arriva con un’insospettabile: Lucas Digne, rientrato dall’infortunio che gli ha fatto saltare le ultime due partite, trova il tiro vincente e risveglia la partita. Purtroppo per la Roma, però, si svegliano anche i padroni di casa. Cinque minuti dopo infatti Lasagna si conferma un “ammazzagrandi” (punì l’Inter a San Siro) e trova il gol del pareggio. Ma quando l’incontro sembra destinato all’1-1 Edin Dzeko interrompe il suo digiuno e con un tap-in vincente regala una gioia a Spalletti e con l’esultanza del ciuccio dedica alla figlia una vittoria pesantissima. Sulle ali dell’entusiasmo Salah nel giro di un minuto arrotonda il risultato calando il tris. Tre, come il terzo posto che fino a domenica sarà occupato dalla Roma. Aveva ragione Spalletti: la Champions non è un sogno.
 

Fonte: SkySport

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