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Bologna-Carpi 0-0, i rossoblù non sfondano il bunker

BOLOGNA – Come un anno fa in serie B: cambiati gli interpreti, soprattutto in casa Bologna, ma il piccolo Carpi esce dal Dall’Ara con un punto che vuol dire ancora una flebile speranza di salvezza. Come un anno fa: difesa a oltranza dei biancorossi, ma anche contropiede. Match muscolare, fatto di contrasto e di corsa, per ridurre il gap tecnico che la classifica evidenzia. Il Bologna parte forte, è una specialità della casa. Il Carpi in avvio sembra un po’ in soggezione, si appiattisce, capita quindi che il fraseggio al limite dell’area cercato dai rossoblù, abili negli inserimenti dei centrocampisti, abbia il sopravvento. Due giri di lancette e Mounier si presenta davanti a Belec, defilato. Il francese cerca Destro anziché tirare, la difesa si chiude attorno al centravanti. Una scelta errata che, alla luce della storia del match, sale d’importanza. E’ la migliore occasione rossoblù, di un Bologna – in avvio –  troppo lezioso sotto misura, Diawara viene anticipato da Belec in uscita bassa. 

Il Carpi… fa il Carpi. Non cerca fraseggi, a centrocampo arma di volontà i guastatori, il cui pressing diventa col passare dei minuti sempre più efficace. In particolare ha il pregio di chiudere le abituali linee di passaggio dei felsinei. A palla recuperata, l’ordine è calciare avanti per Verdi e Mancosu, più avanzati. Quando l’ex Inter s’infortuna (dopo 20′ il flessore della coscia l’abbandona) entra Lasagna. E il cambio favorisce le ripartenze. Mancosu, un ex, svaria per tutto l’attacco e mette i brividi quando – andando incontro a un cross basso – lo gira, costringendo Mirante a un difficile intervento a terra, con l’aiuto del palo. Ancora Mancosu porta scompiglio in area su (rara) indecisione di Gastaldello, poi tenuto in gioco da un Constant che fa rimpiangere Masina. Mirante ci mette le pezze. Il Bologna ha poco da Destro, molto per l’attenzione difensiva ospite, un po’ per un atteggiamento un po’ rinunciatario. 


Non è partita per palati fini. Giaccherini trova sempre addosso l’alito di un avversario, Crimi in particolare. Dunque manca il sostegno alle punte, anche quando Floccari rileva Mounier, cioè per tutto il primo tempo. La prima parte della ripresa è abbastanza alterna, anche se la partita la fa il Bologna. Diventa assedio rossoblù quando Donadoni mostra a tutti la differenza, a oggi, che esiste tra Masina e Constant, in termini metrici e di personalità. Un fantasma, l’ex milanista; l’esterno fatto in casa è come la buona pasta emiliana. Castori le ha indovinate tutte. Romagnoli toglie ossigeno a Destro, anche con le cattive. Per forzare il blocco, ci vuole un elemento non previsto, come quando all’andata Masina stesso spuntò dal nulla per dare tre punti ai rossoblù. Stavolta l’asso dalla manica lo pesca Donadoni: capitan Gastaldello sull’ala destra effettua una mezza rovesciata degna del miglior bomber. Potente, precisa, vincente: la palla supera Belec, ma trova la traversa. Masina poi di testa prova a ribadire (anziché servire Floccari solissimo) e Zaccardo la toglie dalla porta vuota. Castori mette Mbakogu, ma il Carpi davanti si dissolve dopo un cross teso di Crimi che nessuno è pronto a ribadire. Attenuante non generica per una squadra abituata a fare bene con i cambi, due sostituzioni figlie di infortunii muscolari (Verdi e Bianco ko). Nel concitatissimo finale – tutto di marca Bologna – c’è pure un contatto Cofie-Taider in area che Mazzoleni non punisce. Avesse fischiato rigore, nessuno si sarebbe scandalizzato. In conclusione, il punto è un passo avanti per il Bologna. Il destino del Carpi rimane appeso a un filo.        
 
BOLOGNA: Mirante 6.5 – Mbaye 6.5, Gastaldello 7, Maietta 7, Constant 5 (64′ Masina 6.5)- Donsah 6 (76′ Brienza 6), Diawara 6, Taider 6.5 – Mounier 5.5 (46′ Floccari 5), Destro 5, Giaccherini 5.5. All. Donadoni
CARPI: Belec 6.5 – Zaccardo 6.5, Romagnoli 6.5, Gagliolo 6 – Letizia 5.5, Crimi 6.5, Bianco 6.5 (64′ Lollo 6), Cofie 6.5, Poli 6 – Mancosu 6 (74′ Mbakogu 5.5), Verdi 5.5 (20′ Lasagna 5.5). All. Castori
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6
NOTE: ammoniti: Giaccherini, Romagnoli, Crimi, Gagliolo. recupero 3′ e 5′.
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Fonte: Repubblica

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