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Inter-Udinese 3-1: Jovetic ed Eder consolidano il quarto posto

MILANO – Sorrisi e rimpianti. La notte di San Siro regala sentimenti contrastanti a tifosi e calciatori dell’Inter, dopo il successo per 3-1 sull’Udinese. I motivi per sorridere non mancano: dal ritorno al gol di Jovetic, che in campionato non andava in rete addirittura dalla gara d’andata con i friulani (sue vittime predilette con otto centri in altrettante partite di serie A), al primo sigillo in nerazzurro di Eder, passando per la costante crescita di Kondogbia e di un Icardi sempre più uomo squadra. Per la prima volta in questa stagione gli uomini di Mancini, una volta in svantaggio tra le mura amiche, riescono non solo ad evitare la sconfitta ma addirittura a ribaltare la situazione. Una vittoria, insomma, che regala tanti spunti positivi e permette di consolidare il quarto posto, ma nel contempo alimenta anche recriminazioni per i troppi punti persi ingenuamente, soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio, con i quali adesso l’Inter sarebbe lì a giocarsela alla pari con la Roma.
 
MANCINI RINUNCIA A PERISIC – Il turnover si conferma un marchio di fabbrica imprescindibile della gestione Mancini. Il tecnico jesino, un po’ a sorpresa, rinuncia a D’Ambrosio e a Perisic. Juan Jesus si sistema sulla corsia mancina, con il conseguente spostamento di Nagatomo a destra, mentre in mezzo torna Kondogbia. Alle spalle di Icardi trovano spazio Brozovic, Jovetic e Biabiany. Nell’Udinese De Canio recupera Felipe, Wague vince il ballottaggio con Heurtaux ed Edenilson rimpiazza lo squalificato Adnan sulla sinistra. In avanti confermatissima la coppia gol Zapata-Thereau. Per la prima volta nella storia della serie A, tra l’altro, si presentano in campo due formazioni interamente composte da stranieri.
 
CAPOLAVORO DI THEREAU – Come contro la Fiorentina, l’avvio di gara dei friulani è fulminante. Stavolta la squadra di De Canio impiega nove minuti per sbloccare la gara, ma lo fa alla prima vera occasione, grazie a un’azione da manuale del calcio. Il lancio con il contagiri di Badu premia il movimento di Thereau che si infila trai due centrali dell’Inter e batte Handanovic con un tiro al volo sintesi perfetta di potenza e precisione. Nell’immediato i nerazzurri accusano il colpo e, tranne qualche accelerazione di Kondogbia, non riescono a velocizzare la propria manovra, ma con il passare dei minuti aumentano la spinta e mettono alle corde l’Udinese. Biabiany pecca di altruismo in area, quando decide di servire Brozovic anziché calciare da ottima posizione, e Kondogbia vede il suo tiro dal limite deviato in tuffo da Karnezis.
 
ICARDI UOMO ASSIST – Gli attaccanti nerazzurri si muovono bene e i loro sforzi sono premiati al 36′ in un’azione che in un colpo solo smentisce due luoghi comuni che ciclicamente sono tornati d’attualità nel corso di questa stagione. Icardi difende palla in area, aggira di forza la marcatura di Wague e mette in mezzo per Jovetic che deve solo appoggiare in rete. L’argentino, insomma, dimostra di trovarsi a suo agio non solo nei panni del finalizzatore, ma anche in quelli di uomo assist e che la coesistenza con il montenegrino può davvero funzionare.
 
DOPPIETTA DI JOVETIC – L’avvio di ripresa è travolgente e regala continui capovolgimenti di fronte e occasioni da rete da una parte e dall’altra. Una chiusura provvidenziale di Juan Jesus e la traversa fermano rispettivamente Widmer e Fernandes, mentre sul lato opposto Karnezis è strepitoso su Brozovic. L’Inter cresce e inizia a schiacciare l’Udinese nella propria metà campo. Icardi tiene in scacco la retroguardia friulana e regala assist al bacio ai suoi compagni di squadra che a turno si inseriscono sotto porta. Dopo un altro intervento decisivo di Karnezis sul secco mancino rasoterra di Perisic, al 75′ Biabainy mette il turbo sulla destra e pennella in mezzo per il comodo appoggio in rete di Jovetic con il petto.
 
EDER CHIUDE I CONTI – Il successo dei nerazzurri sembra in cassaforte, ma senza il brivido finale non sarebbe l’Inter. Così al 94′ Zapata, bravo a vincere un duello di forza in area con Murillo, vede un miracoloso Handanovic negargli la gioia del pareggio. Sul capovolgimento di fronte Eder, lanciato da Brozovic, supera Badu e trafigge Karnezis per il 3-1 finale. Sotto gli occhi di Thohir (in compagnia della delegazione cinese che sta trattando l’ingresso nel club) e di uno Zanetti che ha rinnovato a vita con il club nerazzurro, l’Inter archivia l’anticipo salendo a quota 64 punti in classifica (12 in più dello scorso anno). Tra sorrisi e rimpianti, ma forse anche con la consapevolezza che questa squadra – se in grado di trattenere tutti i suoi elementi migliori – con pochi innesti mirati il prossimo anno potrebbe davvero lottare per traguardi importanti.
 
INTER-UDINESE 3-1 (1-1)
INTER (4-2-3-1): Handanovic 6.5; Nagatomo 6.5, Miranda 6, Murillo 6, Juan Jesus 6 (19′ st Perisic 6.5); Melo 6, Kondogbia 7; Biabiany 6.5 (38′ st D’Ambrosio sv), Brozovic 6.5, Jovetic 7; Icardi 7 (33′ st Eder 6.5) In panchina: Carrizo, Berni, D’Ambrosio, Telles, Santon, Gnoukouri, Ljajic, Manaj, Palacio. Allenatore: Mancini.
UDINESE (3-5-2): Karnezis 6.5; Wague 5.5, Danilo 6, Felipe 6.5 (36′ st Matos sv); Widmer 6, Badu 6, Kuzmanovic 5.5, Bruno Fernandes 6 (39′ st Halfredsson sv), Edenilson 6; Thereau 7, Zapata 6.5. In panchina: Meret, Romo, Domizzi, Pasquale, Íñiguez, Heurtaux, Balic, Guilherme, Lodi, Matos, Perica. Allenatore: De Canio.
ARBITRO: Celi (Bari).
RETI: 8′ pt Thereau, 35′ pt e 29′ st Jovetic, 50′ Eder.
NOTE: serata fresca. Terreno in buone condizioni. Ammoniti: Jovetic, Danilo, Kondogbia, Perisic, Zapata. Calci d’angolo: 15-6 per l’Inter. Recupero tempo: 0′, 5′. serie A

Inter
udinese
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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