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AMARCORD – Roma-Napoli, spareggio capitale

Proprio come la scorsa stagione il testa a testa per la Champion’s League riguarda una compagine della capitale. Quest’anno si gioca a Roma, contro i giallorossi, ma si ha il vantaggio dei due risultati utili su tre. Una sconfitta non comporterebbe il sorpasso ma la Roma avrebbe a disposizione tre giornate per poter scavalcare gli azzurri.
L’ultima edizione si è giocata il 4 aprile 2014 ed ha visto il successo dei capitolini per 1-0, Pjanic al 25°. Un’azione da manuale: dal serbo a Iturbe che serve sulla fascia Florenzi, cross e Pjanic di piatto spiazza Andujar. Il Napoli ebbe le sue occasioni, De Guzman, Higuaìn, Mertens, Gabbiadini, la Roma, che in casa non vinceva dal 30 novembre, si mangiò il 2-0 con Iturbe. Quella sconfitta escluse il Napoli dalla corsa al secondo posto.
Due anni fa, la sfida cadde all’ottava giornata di un campionato iniziato dalla Roma con dieci vittorie consecutive. Risultato 2-0, doppietta di Pjanic, ma anche allora il Napoli vendette cara la pelle: salvataggio sulla linea di De Rossi dopo una fuga solitaria di Pandev, palo di Insigne e palo che fu scheggiato anche da un tiro di Inler nella ripresa. Il raddoppio scaturì da un rigore discutibile assegnato dopo un contrasto tra Paolo Cannavaro e Borriello; nel replay si vide l’attaccante tirare per la maglia il difensore ma Orsato decise per la massima punizione dopo aver espulso Cannavaro (somma di ammonizioni): Pjanic dal dischetto, 2-0.
Roma-Napoli, che nel 2013 chiuse il campionato, finì 2-1 per i giallorossi con tutte le reti nella ripresa: Marquinho, Destro e Cavani che così salutò Napoli ed il Napoli.
Il Matador mise a segno la doppietta con cui gli azzurri sbancarono l’Olimpico il 13 febbraio 2011; lo 0-1 su rigore ed il raddoppio da distanza ravvicinata su cross di Cannavaro dopo che Lavezzi si era divorato il raddoppio a tu per tu con Julio Sergio.
Altra vittoria partenopea il 26 ottobre 1987, successo che diede agli azzurri di Maradona le credenziali per lo scudetto ma che vide anche la rottura dello storico gemellaggio tra le due tifoserie. Nel Napoli esordì Romano, in attacco un Maradona in più. E proprio Diego al 2° minuto sfruttò alla perfezione un passaggio di Giordano e mise la palla in rete. Successo che mancava da dieci anni: maggio 1976 quando il Napoli targato Vinicio passò all’Olimpico con un rotondo 3-0 (Sperotto e doppietta di Savoldi). Nell’ottobre 1987 il Napoli rimasto in nove raggiunse stoicamente il pareggio con Francini (1-1).
Nell’88-89, il 31 dicembre, Voeller rovina all’87° il Capodanno ai napoletani (1-0) e, 1989-90, 1-1 al Flaminio con le squadre a segno su rigore (Comi e Maradona) dopo una vera e propria caccia all’uomo da ambo le parti. Finì 1-1 anche nel 1990-91, gol di Rizzardi e nel 1991-92 con pareggio di Zola.
Di nuovo vittoria il 12 settembre 1993 contro la Roma allenata da Mazzone;  Napoli due volte in vantaggio (Buso e Di Canio) e due volte raggiunto prima del definitivo 3-2 di Ferrara.
Quando si dice il caso: ottobre ’86 vittoria e scudetto, ottobre ’97 sconfitta e retrocessione. Fu un mortificante 6-2. Sul 5-0 Bellucci e Altomare su rigore resero meno umiliante la disfatta. Batosta che determinò l’esonero di Bortolo Mutti per Mazzone ma le cose non migliorarono. Un altro ottobre, un’altra sconfitta ed un altro esonero: 2009, al vantaggio di Lavezzi rispose Totti con una doppietta e De Laurentiis diede il benservito a Donadoni.
Poi il rocambolesco 4-4 della stagione 2007-08: diagonale di Lavezzi, poi Totti su rigore e Perrotta portarono la Roma in vantaggio all’intervallo. Primo della ripresa, destro al volo di Hamsik e di nuovo parità. Volemose bene? Manco per idea. Un tiro da fuori di De Rossi cui rispose Gargano poi una punizione di Pizarro sembrò dare il definitivo vantaggio alla Roma ma quattro minuti dopo Zalayeta schiacciò di testa una punizione di Hamsik per il definitivo 4-4.
Il 28 aprile, 2012 ancora pari e patta: 2-2. Occasioni da ambo le parti, padroni di casa avanti con Marquinho e raggiunti da Zuniga. Cavani riportò avanti gli azzurri prima del definitivo pari di Simplicio all’87°. Anche in questo caso il Napoli perse l’ultimo treno per la Champion’s League.

Antonio Gagliardi

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