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OBIETTIVO NAPOLI – Vittoria oltremodo sofferta contro una mite Atalanta

Sarri_DMF_6617 Napoli-Bologna 20/4/2016 foto De MartinoVittoria sofferta per gli azzurri, che superando l’Atalanta si riportano a +2 sulla Roma, che nel pomeriggio aveva sorpassato la formazione di Sarri, con la vittoria in rimonta contro il Genoa.
Anche contro la modesta e demotivata formazione di Reja, l’undici partenopeo ha confermato di aver un po’ smarrito la forma e la determinazione dei tempi migliori. Le occasioni (e in particolare i presupposti da rete) create sono state tante, ma in troppe circostanze è mancata la giusta cattiveria per concretizzarle. Troppe volte alla conclusione secca è stata preferita la ricerca della giocata più difficile, permettendo così all’Atalanta di restare in gara fino al 93°, senza che nemmeno lei sapesse come.
Per gran parte del match, soprattutto nella prima frazione. il Napoli è apparso eccessivamente contratto, impaurito dalla necessità di trovare ad ogni costo i tre punti. Le azioni della squadra non si sono sviluppate con la solita (almeno per le gare casalinghe) fluidità, nonostante la mite resistenza degli avversari. Più intraprendente e motivata è parsa la squadra nella ripresa, quando però le occasioni sprecate sono state tante, anche quando i nerazzurri di Bergamo si mostravano palesemente all’angolo, in attesa dei colpi del KO. Se non fosse stato per le due reti del solito Higuaìn, il solo capace di donare concretezza ad un reparto in cui molti interpreti vivono un periodo di scarso feeling con la rete, il Napoli avrebbe avrebbe rischiato di ritrovarsi impelagato nel placido stagno atalantino. E pure in questo incontro vittorioso, ammantato di tutte le scorie che un finale di stagione come questo può riservare, si sono intravisti i motivi per cui la formazione partenopea abbia dovuto abbandonare anzitempo i sogni di gloria, prestando inoltre clamorosamente il fianco al revanscismo giallorosso. Al Napoli, e soprattutto in alcuni suoi giocatori, manca ancora la personalità della grande squadra. Quella che ti fa prevalere nelle gare difficili e ti fa ammazzare le partite abbordabili come quella in esame. Bisogna tuttavia considerare come sia difficile pretendere un rendimento costante per tutto il campionato da una squadra che, sostanzialmente, ha sempre fatto affidamento su 11-12 titolari fissi. E’ chiaro che per puntare ai massimi obiettivi si debba ragionare in maniera diversa in sede di costruzione e sfruttamento della rosa. Qualora lo si voglia, ovviamente.

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