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OBIETTIVO NAPOLI – Successo con consueto brivido finale a Torino

Sarri Empoli-NapoliNell’ultimo incontro al San Paolo contro il Frosinone il Napoli si giocherà, dunque, l’accesso diretto alla Champions League. La vittoria in casa del Torino ha dato ai partenopei la possibilità di chiudere la questione secondo posto in un match teoricamente agevole, contro la squadra di Stellone già retrocessa.
La partita contro i granata è parsa sin dall’avvio particolarmente morbida per la formazione di Sarri, che si è trovata ad affrontare un Torino inizialmente molto passivo, racchiuso totalmente nella sua area di rigore, a subire il dominio territoriale azzurro. Nella prima fase di gara il Napoli ha fatto intravedere quella fluidità nel giro palla e nella creazione delle occasioni che ne aveva contraddistinto i periodi migliori. Indubbiamente l’atteggiamento dell’undici di Ventura ha reso più facile il compito dei napoletani. I granata, infatti, per tutto il primo tempo,non sono mai riusciti a portare il benché minimo pressing per cercare di mettere freno al possesso degli ospiti. Più in generale, i padroni di casa sono sembrati scarichi e demotivati, poco propensi alla corsa e al sacrificio. Per il Napoli è stato dunque relativamente facile realizzare l’uno-due che ha permesso di chiudere il primo tempo con un vantaggio di due gol che, a fronte del gioco espresso e delle occasioni create, stava anche stretto.
Nella ripresa il Torino è sceso in campo con un atteggiamento meno remissivo, al fine di testare le proprie possibilità di rimettere in sesto una gara che pareva oramai compromessa. Nei primi minuti del secondo tempo, tuttavia, le azioni principali sono state ancora di marca partenopea. In questa fase, però, è emersa nuovamente una pecca che ha contraddistinto il recente periodo del Napoli, ovvero quella di non riuscire a chiudere le partite quando l’avversario appare ormai alle corde. Questa mancanza ha permesso al Torino di rientrare inaspettatamente in gara ad una ventina di minuti dalla chiusura del match. La rete dell’uno a due dei granata ha spento la luce del gioco del Napoli, accendendo la spia rossa del pericolo. In preda al timore di una beffa che avrebbe compromesso non solo la partita, ma l’intera stagione, gli azzurri hanno arretrato il loro baricentro, dando alla squadra di Ventura il coraggio per tentare di riacciuffare la gara nel finale. Per fortuna degli azzurri i volenterosi tentativi torinesi di imbastire azioni offensive non hanno portato ad effettivi pericoli dalla parti di Reina. Rimane però il rischio corso di mandare in fumo un predominio durato più di 60 minuti a causa di un calo di tensione nel momento clou della gara. Gli stessi cali che hanno frenato in più occasioni le ambizioni di una squadra che avrebbe potuto anche evitare di attendere gli ultimi 90 minuti di campionato per sancire un più che meritato secondo posto.

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