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Brocchi, idee chiare: “Milan, se resto farò bene”

Cristian Brocchi è “sicuro di poter fare qualcosa di buono se dopo questo periodo di prova avrò la fortuna di cominciare dall’inizio la prossima stagione”. Intanto, l’allenatore del Milan giura di “vivere il presente” e non si cura dei potenziali successori, fra cui Marco Giampaolo, raccomandato a Silvio Berlusconi anche da Arrigo Sacchi. “Mi piacerebbe farmi conoscere da Sacchi. Non ho ancora avuto questa fortuna. E’ normale che sponsorizzi un allenatore che conosce bene e che ha le sue idee”, ha spiegato Brocchi alla vigilia dell’ultima di campionato contro la Roma. La storia del Milan ha sempre messo in risalto un certo tipo di gioco. E’ normale che ancora non si sia visto, ma per me contano anche i piccoli miglioramenti”.

“Scelto per le mie idee” – “Ora Berlusconi ha le idee chiare sulla mia metodologia. Se poi a fine stagione dovesse cambiare idea non mi sentirei tradito, gli sarò comunque per sempre grato, per quello che ha fatto per me da quando avevo 9 anni”. L’allenatore rossonero ribadisce: “Lui non mi ha scelto perché sono simpatico o lo faccio ridere ma perché ha apprezzato il mio lavoro nelle giovanili: è solo per una questione lavorativa, di idee e
metodo. Nel momento in cui una società vuole programmare il futuro, deve avere le idee chiare”. Se poi a fine stagione il Milan decidesse di sostituirlo, “sarò felicissimo di aver avuto
questa possibilità. Anche se sono in panchina è come se fossi in tribuna a tifare la squadra che mi ha dato tutto”.

“Vorrei un Milan con valori veri” – In caso di conferma, Brocchi ha già le idee chiare: “Vorrei una squadra con valori veri: ora sto valutando chi sono i giocatori che venderebbero cara la pelle. Quando giocavo io nel Milan c’erano compagni che avrebbero dato qualsiasi cosa. Se si vuole ripartire bisogna cominciare dai valori. L’unica richiesta che farò è avere giocatori che credano fortemente nel progetto tecnico e abbiano voglia di lavorare tanto in settimana”.


La Roma, prova per la finale
– La sfida contro la Roma, allora, diventa una vera e propria prova in vista della Tim Cup. C’è un posto in Europa da agganciare, e l’allenatore rossonero non vuole cali di tensione:”Valuterò chi mi darà garanzie per la finale di Coppa Italia”. Il Sassuolo che occupa il sesto posto sfiderà l’Inter. “Non c’è occasione migliore per tifare per loro – ha sorriso-. Nella vita a volte bisogna capire che non si dipende da se stessi. Noi abbiamo commesso degli errori, otto punti in cinque partite sono pochi ma i nove in tre partite del Sassuolo sono un colpo non indifferente. Purtroppo noi abbiamo lasciato punti per strada, pochi otto in cinque partire, ne bastavano altri due per essere tranquilli”.

“Una standing ovation per Totti” – L’auspicio è poi quello di veder giocare il capitano giallorosso: “Mi auguro una standing ovation per Totti. E’ un giocatore italiano che ha fatto la storia del nostro calcio, ci ha regalato tante perle negli anni. E’ stato mio avversario. Conosco bene l’ambiente di Roma, so quanto può essere difficile gestire non il Totti giocatore ma quello che gli gira intorno. Spalletti è stato bravissimo a gestirlo e ha ricevuto certe risposte”.
 

Fonte: SkySport

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