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Juventus, Ikonè diventa un rebus. E Cavani si allontana

Juventus, Ikonè diventa un rebus. E Cavani si allontanaEdinson Cavani (ap) TORINO – Anche i ricchi emiri piangono. Il Psg di Al Khelaifi non ci sta, teme un Coman-bis, non vuole farsi sfilare a parametro zero dalla Juventus anche il 18enne Nanitamo Jonathan Ikonè. E blinda anche Cavani, altro oggetto del desiderio bianconero: “Il dopo Ibra? Edinson è uno dei migliori bomber in circolazione – risponde il presidente del Psg a “Le Parisien” -, non vedo perché dovrei cercarne un altro”. L’Equipe, che ieri dava per fatto l’affare Ikonè-Juve, con tanto di firma del neo bianconero sul suo primo contratto (triennale) da professionista, oggi fa dietrofront, seguito a ruota da Wikipedia: l’esterno offensivo avrebbe disfatto la valigia, dopo essere stato convinto dalla dirigenza del Psg a firmare con il club che lo ha allevato. Ikonè non dovrebbe più seguire i suoi connazionali Coman e Pogba. Il condizionale, a questo punto, è obbligatorio. Finché non arriveranno notizie ufficiali, il finale del giallo resta aperto a nuovi colpi di scena. Intanto si complica anche l’operazione per un altro giovane esterno offensivo, il 19enne brasiliano Gabriel Jesus. La Juve è pronta a rilanciare oltre quota 20 milioni, ma il Bayern Monaco è ormai a un passo dalla chiusura della trattativa con il Palmeiras per il “nuovo Neymar”.

E’ tutto fatto, invece, tra la Signora e Dani Alves, che ha già trovato casa all’ombra della Mole, e non è un modo di dire: si parla di un attico di quasi 300 metri quadrati spalmati su due piani in pieno centro, a pochissimi isolati dal simbolo di Torino. Al 33enne brasiliano servirà anche una grande bacheca: con 32 titoli già conquistati è infatti il terzo giocatore più vincente di sempre dopo Ryan Giggs (36) e Vitor Baia (35), entrambi comunque a portata di tiro. Nei giorni scorsi, Dani Alves ha messo il suo autografo su un biennale da 3,5 milioni più ricchissimi bonus con opzione per il terzo anno. L’annuncio dovrebbe arrivare già tra lunedì e martedì. Ieri il Barcellona ha ufficializzato la separazione dal giocatore, lanciando l’hashtag #ObrigadoAlves per i saluti finali, mentre il nazionale verdeoro ha esternato sui social la sua grande voglia di “una nuova sfida” e ha ringraziato i tifosi blaugrana per aver “accettato la mia follia”.

Ma la Juve ha fretta di battere un paio di colpi anche a centrocampo, settore che fino a novembre sarà privo del lungodegente Marchisio, oltre a dover sempre fare i conti con l’incognita Khedira. Difficile se non impossibile arrivare a Mascherano, ieri blindato dal segretario tecnico del Barcellona Robert Fernandez: “Resterà qui, è di importanza vitale”. Per trattare con i catalani servono almeno 30 milioni, il doppio di quanti vorrebbe spenderne Madama. Non è a prezzi di saldo nemmeno il 23enne portoghese André Gomes, valutato una cinquantina di milioni dal Valencia, 20 in più dell’offerta bianconera: in pole position c’è il Manchester United del suo connazionale Mourinho. Juve sorpassata dal Barcellona, invece, nella corsa verso Pjanic, che preferirebbe traslocare all’estero per non “tradire” i tifosi giallorossi. Ma i bianconeri non si danno per vinti e provano comunque a imbastire una trattativa con la Roma, mettendo sul piatto le contropartite tecniche Zaza e Pereyra. Gli altri nomi sul taccuino di Marotta? Kovacic (Real Madrid), Isco (Real Madrid), Mkhitaryan (Borussia Dortmund), Goetze (Bayern Monaco) e Biglia (Lazio).
 

juventus

serie A
Protagonisti:
edinson cavani
jonathan ikonè

Fonte: Repubblica

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