EURO 2016

Euro 2016, la Francia si scopre specialista della vittoria thriller

Les rois du suspence. I re del brivido. L’Equipe ha intitolato così la sua prima pagina dopo la seconda vittoria negli ultimissimi minuti della nazionale francese a Euro 2016, prima squadra già qualificata per gli ottavi di finale. Due vittorie — 2-1 contro la Romania con gol decisivo di Payet all’89’ e 2-0 contro l’Albania con gol di Griezmann al 90’ e ancora di Payet al 95’— che hanno fatto vedere molte pecche nella squadra e soprattutto nella gestione tattica di Deschamps, ma che hanno confermato una tendenza: per questa Francia le partite non finiscono mai. Nelle ultime 14 partite, tra amichevoli e Euro 2016, i Bleus hanno segnato 9 gol tra l’85’ e i minuti di recupero. Questo il dettaglio: Fekir all’89’ e Payet nel recupero in Francia-Belgio 3-4; Gignac all’86’ in Francia-Germania 2-0; Matuidi all’88’ in Olanda-Francia 2-3; Payet al 90’ in Francia-Camerun 3-2; Payet all’89’ in Francia-Romania 2-1; Griezmann al 90’ e Payet al 95’ in Francia-Albania 2-0. Come ha detto Didier Deschamps dopo la partita di Marsiglia «è una caratteristica di questo gruppo di combattenti. Me ne sono accorto anche in allenamento. Fino a quando l’arbitro non fischia, noi ci proviamo sempre».

Da segnalare un’altra statistica, che fa di Antoine Griezmann quello che in Inghilterra si chiama un «super-sub», cioè una riserva esplosiva. In Nazionale ha segnato solo 2 gol nelle 19 gare iniziate da titolare e ben 6 nelle 10 in cui è entrato partendo dalla panchina. L’attaccante dell’Atletico Madrid, però, dopo la gara aveva la faccia scura, così come Paul Pogba, anche lui tolto dai titolari da Deschamps e entrato nel secondo tempo. «So che vorrebbero sempre giocare — ha detto Deschamps — ma quella su Paul è stata una scelta tattica, perché volevo allargare il gioco contro l’Albania e ho provato il 4-2-3-1, e Antoine lo devo gestire perché in stagione ha giocato tantissime partite». Un Deschamps che a fine gara, sorprendentemente, se l’è presa con l’heavy metal: «Le condizioni del terreno erano pessime, come avevamo già visto nella rifinitura del giorno prima. Ma qui hanno fatto un concerto degli Ac/Dc un mese fa e, anche se la Uefa ha cercato di fare il possibile, l’erba era davvero mal ridotta. Per me è una cosa incredibile».

corriere.it

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