AMARCORD

Amarcord: quando Maradona beffò il portiere pescarese con una rovesciata da terra

Lo stadio Adriatico di Pescara evoca bellissimi ricordi. Nell’ impianto abruzzese il Napoli ha quasi sempre offerto grandi prestazioni, ottenendo anche molti successi, ma la memoria si sofferma, spesso e volentieri, parlando di Pescara su un lontano settembre del  1984. Si giocava per la Coppa italia, tra le fila azzurre giocava un “certo” Diego Armando Maradona, acquistato qualche mese prima dal Barcellona per la “modica” cifra di 14 miliardi di lire, un vero patrimonio a quell’ epoca.  Ebbene quel giovanotto argentino, di cui tutto il mondo già ne tesseva le lodi,  firmò una rete da antologia, da cineteca, insomma un gol che difficilmente rivedremo sui campi di calcio.   Una rovesciata dal vertice sinistro dell’area di rigore alzando il pallone da terra. Così un giovane Diego Armando Maradona beffò l’incolpevole Gianluca Pacchiarotti negli ultimi minuti di Pescara-Napoli. Era il 2 settembre 1984 e all’Adriatico di Pescara si giocava la terza giornata del girone eliminatorio di Coppa Italia. «Ancora adesso ho la pelle d’oca per quell’episodio», ricorda Pacchiarotti, ora preparatore dei portieri di alcune squadre giovanili, «subire un gol non fa mai piacere, ma se te lo segna uno che si chiama Maradona,  puoi solo allargare le braccia e stringergli la mano».

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