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Milan, Bacca: “Io parlo con i gol”

Milan, Bacca: "Io parlo con i gol"Carlos Bacca (afp) MILANO –  “Io devo parlare con i gol”. Così Carlos Bacca ha commentato la sua vittoria personale a Marassi, che è diventata anche la vittoria del Milan. Finché lui era rimasto in panchina, l’attacco aveva più o meno fatto il solletico alla Sampdoria. Entrato il centravanti titolare, in una ventina di minuti ha risolto la questione: un paio di assalti in contropiede, un palo e il gol decisivo, oltretutto alquanto artistico.

IMPRESCINDIBILE – Ma oltre a parlare con i gol – questo è il quarto in quattro presenze di campionato – Bacca ha poi parlato volentieri anche d’altro. E non solo non ha smentito la discussione tattica in allenamento con Montella, alla base della sua clamorosa esclusione per fare posto a Lapadula, ma ha anche suggerito che in futuro non sarà il caso di ripetere l’esperimento.

LA DISCUSSIONE – Il concetto, espresso con garbo in mezzo a una serie di distinguo sulla necessità di accettare qualunque scelta dell’allenatore, è piuttosto chiaro: datemi palloni giocabili e io li trasformerò in oro, riportando il Milan in Europa: “Se mi arrivano i palloni, io posso fare gol e aiutare il Milan a vincere. Non mi sento il migliore quando segno, né il peggiore quando non ci riesco. Ci sono partite buone e partite storte. Uno prova sempre a dare il 100%”.

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OBIETTIVO EUROPA LEAGUE – Il centravanti colombiano ha appena compiuto 30 anni e non pare avere intenzione di trasferirsi in un club che giochi la Champions League o nella ricca Premier League ingkese: “Io resto con i piedi per terra. Sono rimasto a Milano, invece di andare a Londra al West Ham, perché lo voleva la mia famiglia e lo volevo io. Con i miei compagni ho una missione: riportare il Milan in Europa, è stato troppo a tempo lontano dalle coppe e non è ammissibile, per una squadra con la sua storia”.

MONTELLA INTRANSIGENTE – Il tema dei palloni giocabili per gli attaccanti è più o meno lo stesso argomento usato da Bacca nel confronto di Milanello con l’allenatore, che da ex centravanti implacabile – 188 gol in carriera – conosce bene l’importanza di avere in squadra una punta in grado di segnare quasi un gol a partita. Però, ha raccontato Bonaventura, da tecnico Montella non accetta che qualcuno pensi di avere il posto assicurato: “Schierando Lapadula al posto di Bacca, il mister ha voluto lanciare un segnale a noi giocatori: non esistono intoccabili”.

GIOVANI RAMPANTI.  L’altro segnale è che i senatori non devono credersi al riparo dalla concorrenza dei giovani: se Calabria è partito titolare come terzino sinistro, non è stato solo per i contemporanei infortuni di De Sciglio e Antonelli, ma perché Montella ha un occhio particolare per i ragazzi del vivaio. Lo ha dimostrato contro la Sampdoria l’ingresso al 12’ del secondo tempo di Locatelli nel ruolo di maggiore responsabilità: quello di regista. A quel punto, con 9 italiani su 11 e 5 Under 23 in campo, le dichiarazioni di principio erano ormai realtà.     

milan ac

serie A
Protagonisti:
carlos bacca

Fonte: Repubblica

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