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Inter: condizione atletica, difesa e ambiente: i tre nodi di Pioli

Inter: condizione atletica, difesa e ambiente: i tre nodi di PioliStefano Pioli in allenamento  MILANO – “Non abbiamo molto tempo”, ha detto ieri Stefano Pioli. Un terzo del campionato, in effetti, è già andato, quindi, per centrare l’obiettivo Champions League il tecnico deve correre, con lui anche i giocatori. E visto che, come sottolineato dall’allenatore: “la fretta è una cattiva consigliera”, si lavorerà: “sulla qualità”. Fortuna che per rimediare, in verità, un po’ di tempo c’è. Così come ce n’è per sistemare i punti nevralgici di questa squadra: la condizione atletica, la fase difensiva, i nodi Kondogbia e Gabigol e l’Icardi dipendenza. Proprio su quest’ultimo punto, Pioli si è espresso così: “Ci sono altri che possono segnare: servirà inserirsi negli spazi e occupare meglio l’area avversaria con tempi migliori”.
Intanto, domani alle 11 Pioli potrà testare i ragazzi a disposizione nella gara contro il Chiasso. A centrocampo ci saranno Kondogbia e Felipe Melo, davanti Biabiany e Gabigol, che giocheranno con Icardi.
 
CONDIZIONE ATLETICA E FASE DIFENSIVA I PRIMI DUE NODI – In attesa di scendere in campo con gli svizzeri, l’ex Lazio sta lavorando sull’intervento più urgente da fare, quello sulla condizione atletica della squadra. L’Inter è reduce da una pre-stagione complicata scandita dalla tournée americana, dall’addio di Roberto Mancini e dall’arrivo di Frank De Boer a 10 giorni dall’inizio del campionato. Già il lavoro estivo – per i continui screzi tra il Mancio e la proprietà – è stato poco centrato verso la stagione, poi lo sbarco dell’olandese – con una filosofia di calcio lontana da quella italiana – ha complicato tutto. Nei fatti, dall’inizio della serie A, l’Inter non è mai durata più di un’ora in partita e mai ha dimostrato brillantezza. Oltre al recupero atletico, Pioli avrà anche il compito di ridare serenità ad un ambiente asfittico. Così come dovrà lavorare per rimettere in sesto la fase difensiva. A conferma che la squadra è priva di equilibrio ci sono i dati: in 16 gare ufficiali, solo tre volte Handanovic è uscito imbattuto. 
 
KONDOGBIA E GABIGOL, IL RECUPERO DEI DIMENTICATI – In questa stagione, l’ex Monaco, messo in disparte da De Boer, ha giocato 325 minuti. Pagato poco più di un anno fa circa 35 milioni, Kondogibia è un patrimonio da proteggere, e un atleta da recuperare, anche perché, prima dello sbarco a Milano, il nerazzurro aveva mostrato ottime giocate. Oltre al francese, per Pioli c’è un altro nodo, quello legato a Gabriel Barbosa, detto Gabigol, utilizzato finora 21′ contro il Bologna.
 
ANDARE OLTRE L’ICARDI DIPENDENZA – Detto della condizione atletica, del recupero di Kondo e Gabigol. Il tecnico dell’Inter dovrà trovare il modo di slegarsi dall’Icardi dipendenza. La punta argentina è in sostanza l’unico a segnare: dei 19 gol messi a segno dai nerazzurri, 11 sono del sudamericano, che in 3 occasioni è stato autore dell’assist decisivo. Per una squadra come l’Inter, che punta ad un posto in Champions, non è ‘accettabile’ legare le proprie vittorie ad un solo giocatore. Ecco perché vanno trovare nuove soluzioni. Anche a questo dovrà pensare Pioli.
Inter

serie A
Protagonisti:
Stefano Pioli

Fonte: Repubblica

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