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Piccolo Liechtenstein, grande Italia: 4-0 a Vaduz

LIECHTENSTEIN-ITALIA 0-4
11′ e 44′ Belotti, 12′ Immobile, 32′ Candreva

Tutto facile per l’Italia contro il Liechtenstein. Allo stadio Rheinpark di Vaduz, la Nazionale di Ventura vince 4-0 nella quarta giornata di qualificazione ai prossimi Mondiali e con la Spagna, vittoriosa con la Macedonia, resta al comando del Gruppo G. Partita decisa nel primo tempo, con il duo Belotti-Immobile apparso incontenibile per la difesa di casa, che già all’11’ e nel giro di 60 secondi crolla sotto i colpi dell’attaccante del Toro prima e di quello della Lazio poi. Ma c’è di più nel successo azzurro contro un avversario sì fragile, ma affrontato finalmente con la determinazione che si attendeva da un po’. O almeno questo è accaduto per metà del’incontro.

Le scelte – Il ct Ventura, come annunciato, sceglie il 4-2-4. Bonucci e Romagnoli in mezzo alla difesa davanti a Buffon, con Zappacosta a destra e De Sciglio a sinistra. Davanti, dunque, confermata la coppia Immobile-Belotti (già protagonista nel faticoso successo di un mese fa in Macedonia). Candreva e Bonaventura gli esterni, in cabina di regia il tandem Verratti-De Rossi. Il Liechtenstein, invece, ripropone il suo 4-1-4-1.

Poker in 45′ – I nostri collezionano da subito una serie notevole di palle gol; il vantaggio arriva su corner di Candreva, quando una sponda di testa di Romagnoli permette al Gallo Belotti di colpire al volo da posizione più che favorevole. Immediato il raddoppio: Belotti stavolta fa la sponda per l’inserimento di Immobile, che a tu per tu con Jehle non sbaglia. Il tris è di Candreva, e anche in questo caso l’azione non è niente male: Bonaventura vede e serve Zappacosta che con un cross basso consente all’interista di andare in gol. Il 4-0 allo scadere e ancora con Belotti. E a dire il vero, con un po’ più di freddezza, il primo tempo si sarebbe potuto chiudere con un risultato ben più ampio.

La difesa – Serata italiana più che tranquilla in difesa; nemmeno Burgmeier, quello col tasso tecnico più elevato tra i suoi, è riuscito a impensierire Buffon. Chi c’è andato più vicino semmai è stato Zappacosta con un mezzo liscio in grado di entusiasmare il pubblico di casa. Cala la concentrazione nel secondo tempo e il Liechtenstein qualche timido tentativo lo fa dalle parti di Buffon. Poca roba per pensare di cambiare l’andamento di un match compromesso da un pezzo. L’Italia, meno cattiva dei primi 45′, preferisce tirare il fiato e accontentarsi. Davanti non incidono gli innesti di Insigne, Eder e Zaza. Ma resta quanto di buono fatto nel primo tempo, con la consapevolezza che occorrerà ripetersi con avversari diversi dal piccolo, piccolissimo Liechtenstein.

Fonte: SkySport

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