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Le pagelle di Roma-Pescara: Dzeko inesorabile, per Caprari grande serata da ex

Le pagelle di Roma-Pescara: Dzeko inesorabile, per Caprari grande serata da exCaprari a contrasto con De Rossi (ansa) ROMA
SZCZESNY 6.5
Forse all’intervallo si è lamentato con i compagni per non averlo reso partecipe. Perché quelli nella ripresa continuano a lasciare liberi avversari in area, consentendogli di esibirsi in interventi salva partita. Quando con le concessioni esagerano, arrivano i gol. 
BRUNO PERES 4.5 Da queste parti hanno applaudito Cafù e Maicon, ma anche Cassetti e Zebina. Per fischiarlo, devono essere davvero rassegnati. 
RUDIGER 6 Quando la difesa romanista somiglia a una zattera in mezzo alla burrasca, diventa l’albero maestro a cui s’aggrappano i naufraghi. 
FAZIO 5 Uno dei naufraghi di cui sopra: non riesca a capire chi faccia il centravanti del Pescara, e questo fa ammattire la sua bussola. 
EMERSON 4.5 Nemmeno col Pescara riesce a passare una serata tranquilla. Quando Oddo nel secondo tempo ridisegna la squadra da quella parte pascola chiunque. 
GERSON 5.5 Benedetto ragazzo, il calcio è fatto due fasi. Non c’è dubbio che Spalletti abbia dovuto dirgli qualcosa del genere, quando dopo qualche buona giocata e accenni di grinta lo toglie. Dal 27′ st TOTTI 6: dire che le poche cose belle del secondo tempo passio dai suoi piedi è quasi offensivo, per un totem come lui. Ma terribilmente vero.
STROOTMAN 6 Prova a tenere a galla un centrocampo troppo fragile. Un compito troppo impegnativo per giocare pure bene a pallone.
SALAH 5.5 Viene il sospetto che a forza di ricordare che la Roma lo perderà per un mese, lui si sia convinto di essersene già andato. dal 46′ st VERMAELEN sv
NAINGGOLAN 6.5 Lui la partita in ghiaccio l’aveva (quasi) messa nel primo tempo, vagli a spiegare che Bizzarri a quarant’anni fa ancora parate così. Non fa tutto bene, ma fa tanto. Dal 19′ st DE ROSSI 5.5: la media tra l’indispensabile contributo difensivo e la marea di erroracci che spalancano al Pescara vialoni per il contropiede.
PEROTTI 7 Nella Roma senza regista le uniche idee buone sono quelle che vengono a lui. Il problema è che deve pure ricordarsi di avere alle spalle quel disastro di Emerson.
DZEKO 7 Alla Juve verrà il sospetto che la Roma abbia scambiato Higuain con il bosniaco senza che nessuno se ne accorgesse. Edin intanto con 12 gol in 14 gare viaggia alla stessa velocità di Higuain un anno fa: Eden.
 
PESCARA 
BIZZARRI 7
Un Eriberto al contrario: Albano deve aver barato sulla carta d’identità dichiarando più anni di quanti non ne abbia davvero. Non si spiega altrimenti il volo a levare dall’incrocio un terra-aria di Nainggolan.
ZAMPANO 6.5 All’intervallo niente tè caldo ma un travel gum: Perotti gli aveva fatto venire il mal di mare. Ma gli fa bene, visto che nel secondo diventa l’incubo di Emerson.
VITTURINI 5.5 La serie A è quella cosa che anche se hai 19 anni, e non sei avvezzo a frequentarla, non si fa problemi a esporti a figuracce traumatizzanti. Il vantaggio è che hai tanto tempo per rifarti. Dal 1′ st VERRE 6.5: l’Olimpico se lo ricordava per una comparsata con Luis Enrique che lo aveva trasformato in uno zimbello social. Ora rianima il Pescara: che ci faceva in panchina?
ZUPARIC 5 Perotti deve avere poteri paranormali, perché puntando il povero Zampano ipnotizza pure lui a centro area. Dzeko, a ritrovarsi quel pallone sul piede, sembra quasi sorpreso. 
BIRAGHI 5 Il curriculum (55 gare in A), l’età (24), la statura (184 cm): non c’era un solo buon motivo per affidare a un terzino come lui la marcatura su calcio da fermo del più pericoloso degli avversari. E infatti quello segna.
CRESCENZI 5 Contribuisce alla serataccia di Salah. Ma il fallo da rigore su Perotti che decide il match orienta la bilancia dalla parte sbagliata.
MEMUSHAJ 6.5 E’ grazie a lui che la partita torna tale: davanti alla sua corsa, al suo agonismo esasperato, Strootman e Gerson che viaggiano a ritmi da transumanza si guardano come a chiedersi dove le abbia trovate.
BRUGMAN 6 Ordinato quando nella ripresa ha più cani da guardia intorno a sé.
BENALI 6.5 Alla fine a Pescara rimpiangeranno quell’occasione che s’era costruito nel primo tempo. Dal 33′ CRISTANTE sv.
BAHEBECK sv Più il tempo impiegato dallo speaker per pronunciarne il nome di quanto non ne passi in campo. Esce in lacrime. Dal 5′ st CAPRARI 7: Oddo voleva regalargli una serata di relax. In una micidiale combinazione di ex manda in porta Pepe. Non bastasse, saluta la Roma che l’ha cacciato facendole passare dieci minuti di terrore con il gol del 3-2.
PEPE 6.5 Quell’assist di Caprari era solo da buttare dentro. Maledice Szczesny. Ma se la maglia di Fazio a fine partita è da strizzare è per i mal di testa che decide di fargli venire

ARBITRO: IRRATI 6.5  Bravo a vedere il rigore, forse esagerato il giallo a Rudiger. Dubbio fuorigioco sul primo gol del Pescara. Ma non li scappa di mano una partita che alla fine rischiava di infiammarsi.

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Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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