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Roma-Pescara 3-2: Dzeko e Perotti portano i giallorossi a -4 dalla Juve

ROMA – All’Olimpico va in scena la settima sinfonia. La squadra di Spalletti, nel posticipo domenicale della 14/a giornata di serie A, manda nel dimenticatoio lo scivolone di Bergamo e porta a casa la settima vittoria casalinga in altrettante partite giocate che vale il secondo posto a braccetto col Milan ad appena 4 punti dalla capolista Juventus. Vittima di turno il Pescara di Oddo, terz’ultimo in classifica e alla sesta sconfitta di fila. Ma che fatica. Finisce 3-2 con la gara che di fatto sembrava in archivio già dopo appena 10′ con la doppietta di Dzeko. Poi l’ottimo secondo tempo degli abruzzesi ha mandato in crisi i giallorossi che, senza il rigore trasformato da Perotti, avrebbero potuto chiudere la serata con un altro risultato.

SPALLETTI SORRIDE A META’, ODDO RACCOGLIE POCO – Notte in agrodolce, quindi, per Spalletti che si gode i tre punti a una settimana dal derby, ma che deve fare i conti con un calo fisico-mentale figlio forse degli impegni europei e di un avversario apparentemente abbordabile. Ora per la Roma inizia un trittico da paura, prima la Lazio, poi il Milan, infine la Juventus. Tre scontri al vertice che diranno molto sul futuro dei giallorossi, questa sera apparsi meno brillanti del solito nella ripresa. Per il Pescara, invece, è notte fonda sul piano dei risultati, non del gioco. La salvezza è ancora alla portata degli uomini di Oddo, ma senza vittorie è dura ottenerla. I biancazzurri, infatti, a parte il successo a tavolino contro il Sassuolo, restano l’unica squadra in serie A a non aver mai vinto una partita sul campo. Di buon c’è che stasera la formazione abruzzese sia tornata al gol dopo quattro gare di fila a secco. Il secondo tempo salverà sicuramente la panchina di Oddo, perché Brugman e compagni hanno dimostrato di potersela giocare contro chiunque quando gambe e testa girano.

DZEKO ILLUMINA LA ROMA – Dopo la partita di giovedì in Europa League la Roma prova subito a mettere in chiaro le cose per evitare sorprese più avanti. Edin Dzeko ci mette appena 10′ per indirizzare il match dalla parte giusta con un uno-due che spegne sul nascere i sogni di gloria del Pescara di Oddo. L’ex City punisce Bizzarri prima con un colpo sotto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi col piattone dal limite dell’area piccola su un cross dalla sinistra di Perotti. In entrambe le occasioni colpevole Biraghi, reo di marcatura blanda. Sotto di due gol, gli abruzzesi si scrollano di dosso ogni paura e iniziano a impensierire la difesa giallorossa, ma le conclusioni di Caprari e Brugman sono di facile lettura per Szczesny che blocca centralmente. La Roma si rivede dalle parti di Bizzarri alla mezz’ora, ma l’estremo difensore è bravissimo a deviare in angolo un bel tiro da fuori di Nainggolan. Nel finale di tempo Dzeko potrebbe calare il tris, ma il suo colpo di testa da dentro l’area piccola termina alto sopra la traversa.

ORGOGLIO PESCARA, MA NON BASTA – Nella ripresa è decisamente un altro Pescara, ma soprattutto un’altra Roma. Che gli equilibri del match si siano spostati lo si capisce subito quando Szczesny deve salvare nel giro di pochi minuti prima su un tap-in sotto porta di Pepe, poi su un sinistro velenoso di Verre dagli 11 metri. E’ il campanellino d’allarme in casa Roma che quasi nessuno coglie, così al quarto d’ora Memushaj infila l’estremo giallorosso con un diagonale dal limite riaprendo il match. Al 24′, però, un’ingenuità di Crescenzi in area manda Perotti dal dischetto, l’ex Genoa non sbaglia e sigla il 3-1. Il doppio vantaggio dura il tempo di due giri d’orologio, perché una conclusione da fuori di Caprari gela l’Olimpico e infiamma il Pescara. Gli uomini di Oddo sono pimpanti e veloci, ma dietro ballano ad ogni offensiva giallorossa. Totti, entrato dopo la rete di Perotti, prova a sorprendere Bizzarri con la conclusione direttamente dall’angolo, ma il portiere argentino salva con i piedi. Bizzarri è bravo anche poco dopo su un tiro sul primo palo di Salah e si ripete nel finale quando
Strootman scarica un sinistro da fuori. Nel recupero la Roma controlla le sfuriate abruzzesi e al triplice fischio di Irrati esulta per un risultato che la porta al derby con un punto di vantaggio sulla Lazio.

ROMA-PESCARA 3-2 (2-0)
ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Peres, Rüdiger, Fazio, Emerson; Gerson (dal 27′ s.t. Totti), Strootman; Perotti, Nainggolan (dal 19′ s.t. De Rossi), Salah (dal 46′ s.t. Vermaelen); Dzeko.(Alisson, Crisanto, Seck, Jesus, Marchizza, Iturbe, Soleri). All. Spalletti.
PESCARA (3-5-2): Bizzarri; Vitturini (dal 1′ s.t. Verre), Zuparic, Biraghi; Zampano, Benali (dal 33′ s.t. Cristante), Memushaj, Brugman, Crescenzi; Pepe; Bahebeck (dal 5′ p.t. Caprari). (Aldegani, D’Angelo, Mele, Maloku, Pettinari, Muric, Forte). All.Oddo.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
MARCATORI: Dzeko (R) al 7′ e al 10′ p.t.; Memushaj (P) al 15′, Perotti (R) su rigore al 26′, Caprari (P) al 29′ s.t.
NOTE: ammoniti Biraghi (P), Nainggolan (R), Emerson (R), Zuparic (P), Caprari (P) per gioco scorretto; Rüdiger (R) per proteste.

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Fonte: Repubblica

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