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Barça-Real, il Clásico vale Liga e Pallone d’oro

Come al solito sarà una parata di stelle. Alcune (Bale, Morata e Kroos), in realtà, mancheranno. In ogni caso, gli occhi e le telecamere saranno – come sempre – solo per loro: Leo Messi e Cristiano Ronaldo. È inevitabile: sono i più forti, i più pagati, i più ricercati, hanno vinto le ultime tre Champions League, quasi tutti i titoli nazionali negli ultimi dieci anni e l’ultimo Pallone d’oro che non porti la firma di uno o dell’altro è quello di Kakà, campione d’Europa con il Milan nel 2007. Insomma, Barcellona-Real Madrid, ancora una volta, sarà soprattutto “la Pulce” contro CR7.

Pallone d’oro alle porte – Una sfida che arriva pochi giorni prima della consegna del Pallone d’oro (premio che da quest’anno tornerà ad essere assegnato esclusivamente dalla rivista francese France Football dopo l’interruzione della collaborazione con la Fifa). In tanti pronosticano un cambio di testimone tra Leo, vincitore a Zurigo lo scorso anno, e Cristiano, protagonista di una stagione che l’ha visto trionfare in Europa sia con il Real Madrid sia con la nazionale portoghese. Ma se Messi appare ormai rassegnato alla staffetta con il portoghese relativa al Pallone d’oro, è molto meno probabile che voglia lasciare già a dicembre il testimone di (potenziale) campione di Spagna. Il Barcellona, infatti, ha pareggiato le ultime due partite in Liga e ha già subito due sconfitte nelle prime 13 giornate. Il Real, invece, pur non brillando dal punto di vista del gioco, in caso di vittoria al Camp Nou lascerebbe i catalani a meno nove. 

Zidane da record – I numeri sorridono a Florentino Pérez: negli ultimi 33 match in campionato le merengues di Zidane hanno totalizzato 86 punti frutto di 27 vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta. Mai nessuno aveva fatto meglio del francese voluto proprio dal presidente del Real dopo l’esonero di Bénitez. L’allenatore francese la scorsa stagione ha già dimostrato di saper vincere (in dieci) al Camp Nou e ci riproverà con un Cristiano Ronaldo reduce da una tripletta al Calderón nel derby contro l’Atlético e una doppietta allo Sporting Gijón. Difficilmente, però, Messi (nove gol in quattro partite di Champions), Suárez e Neymar stenderanno il tappeto ai rivali di sempre. 

Fonte: Sky

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