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Milan, Montella: “Con l’Atalanta è una sfida per l’Europa”

Milan, Montella: "Con l'Atalanta è una sfida per l'Europa"Vincenzo Montella (agf) MILANO – Reduci da due sconfitte (con Roma e Udinese) sabato a San Siro due delle sorprese di questo campionato, Milan e Atalanta, si sfidano per una partita che vale le zone alte della classifica. Montella non vuole sentir parlare di prova generale in vista della Supercoppa con la Juventus a Doha del 23 dicembre.

Montella, c’è il rischio di pensare troppo ai bianconeri?
“Per non pensare alla Juventus basta parlare solo della partita con l’Atalanta. Domani è una partita che può farci finire in terza posizione in classifica il 17 dicembre. Traguardo a cui tiene moltissimo anche il dottor Galliani. E’ una partita di alta classifica per l’Europa. All’Atalanta vanno fatti i complimenti perché hanno avuto un cammino da Champions”
Sia voi che i bergamaschi siete reduci da due sconfitte?
“Non meritate sia per noi che per loro. Ho visto la partita dell’Atalanta con l’Udinese e non meritava assolutamente di perdere. Affrontiamo un avversario in salute. E’ una bella sfida che arriva al momento giusto per entrambe”.
E’ la partita ideale per preparare la Supercoppa con la Juventus?
“E’ un avversario ostico e non credo faccia lo sparring partner. Nessuno può pensare che possa esserlo. Mi colpiscono tanti calciatori dell’Atalanta. Cito Kessie, Papu Gomez e Petagna che viene dal nostro settore giovanile e sta maturando”.
Il Milan potrà reggere a questi ritmi fino al termine della stagione?
“Noi mettiamo benzina tutti i giorni perché usiamo tutti i giorni la macchina. Siamo migliorati, siamo nella media. Ma guardate che di solito sono le squadre che retrocedono quelle che corrono di più. L’Atalanta, ad esempio, è una delle formazioni che corre meno, anche se sembra esattamente il contrario, perché è un gruppo molto organizzato. Noi possiamo migliorare meglio nella gestione e nell’ottimizzazione delle energie”.
Dopo due errori consecutivi, sarà ancora Niang il rigorista?
“Se c’è Bacca in campo sarà lui e il vice non ve lo dico. Se non c’è Bacca in campo e c’è Niang probabilmente Mbaye non sarebbe il primo rigorista”.
Ha parlato col francese di questo momento delicato?
“Ha avuto un virus influenzale e da questo momento è andato un po’ in difficoltà a livello tecnico e fisico. Ma, anche a costo di sembrare l’unico visionario, vedo da parte sua una ricerca di partecipazione, attenzione e voglia di migliorarsi. Sono convinto che questa fase gli farà fare un ulteriore passo avanti”.
Il Milan ha battuto la Juventus e tenuto con la Roma: vuol dire che è sicuramente da Champions?
“Nel calcio non è possibile fare un’equazione così diretta. Lazio e Napoli sono grandi squadre. Noi dobbiamo pensare al nostro livello di crescita. La Roma ci ha battuto grazie a un superiore livello di maturità. Se noi avessimo avuto la stessa consapevolezza contro l’Inter, avremmo vinto il derby”.
Bacca come sta?
“Lui e Bonaventura sono recuperati. Carlos sta bene, sono due giorni che lo vedo presente dentro l’allenamento. Quando rimani fermo per un po’ è normale che ci sia più voglia anche durante l’allenamento. Lui e Bonaventura sono due giocatori importantissimi nell’economia della squadra. Sono contento di riaverli”.
Sarebbe disposto a sacrificare Bacca per avere Badelj e Papu Gomez?
“Capisco la domanda ma non mi posso prestare a questo tipo di gioco. Io devo fare valutazioni individuali e di squadra. Quello che devo fare lo dico alla società. Ma i discorsi finanziari non mi competono. Comunque penso di essere un allenatore invidiato perché vedo poche squadre davanti e me e tante dietro”.
Locatelli è diffidato: ne terrà conto?
“Per me le diffide non comportano alcun tipo di preoccupazione, altrimenti sarebbe come se il giocatore fosse squalificato due volte. Ma ieri Locatelli era un po’ affaticato. Parlerò con i medici  e vedremo. Riguardo al sostituto lo so, ma non voglio anticipare nulla. Bertolacci? Può essere utile al nostro centrocampo indipendentemente dalla posizione”.

milan ac

serie A
Protagonisti:
vincenzo montella

Fonte: Repubblica

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