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Pisa, Gattuso: “Petroni? Manca qualcosa in testa”

L’allenatore del Pisa, Gennaro Gattuso, costretto a gestire un momento difficilissimo (foto Lapresse)

“Problematiche sono le facce dei dipendenti e dei giocatori, a me può anche andare bene questa situazione perché l’ho già vissuto in Grecia. Dispiace per chi vive con 1000/2000 euro al mese, per i miei giocatori, per chi fa fatica a pagare il mutuo. Sentire certi discorsi mi fa male”: è un Gennaro Gattuso triste e sconsolato quello che a pochi minuti da Cittadella-Pisa commenta il difficile momento della sua squadra fuori dal campo. “Ho pregato i tifosi di non far casino, di comportarsi in maniera corretta – spiega l’allenatore del Pisa in riferimento agli attimi di tensione prima della partenza per Padova -. Per fortuna mi hanno ascoltato. Sono stati bravi loro, devo ringraziare anche le forze dell’ordine. E complimenti alla città”, aggiunge Gattuso.

“A luglio mi massacrarono, ora…” – “Normale che se non arriverà chi salverà questa società, aspetterò tutti i ragazzi e i dipendenti e poi sarò l’ultima persona che andrà via – continua l’allenatore del Pisa -. Di questo ne sono sicuro, sono stato massacrato il 31 luglio quando sono andato a casa ma già sapevo con che persone parlavo e sentivo puzza di bruciato. Mi hanno massacrato dicendomi che ero incosciente, che infiammavo la piazza… E ora stiamo parlando di cose di cui parlavo io cinque mesi fa”.

“Petroni? Hanno problemi mentali” – “Bisogna vedere se dall’altra parte vogliono vendere – sottolinea Gattuso sull’imminente offerta che presenterà Corrado -. C’erano una proposta di 8 milioni più 4 di bonus, sono tanti saldi. Il problema è che dall’altra parte ogni giorno cambiano modo di pensare, cambiano le carte in tavola. Così è un casino, lo sa anche Abodi che ci ha messo la faccia e si sta prendendo grandi responsabilità. Di là c’è gente a cui manca qualcosa a livello mentale, oppure non sappiamo cosa c’è dietro. Anche il fatto che Corrado mette tantissimi soldi… Ieri non hanno pagato gli stipendi, rischiamo di avere 4 punti di penalizzazione. Chi deve fare l’operazione deve pensare a tutti questi aspetti. Spero che tutto questo serva a qualcosa, se ne parla da un po’ di tempo. Treviso, il Parma… se si vuole un calcio pulito e più credibile, bisogna andare alla ricerca di alcuni aspetti. Chi non ha certe caratteristiche, non può fare calcio. Non voglio dare colpe, ma un cambiamento ci vuole. Oggi tocca al Pisa, in futuro può succedere a chiunque”, conclude Gennaro Gattuso.

Fonte: SkySport

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