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Continuano le polemiche della società doriana contro Reina e Di Bello

Non si è ancora spento l’eco delle polemiche riguardanti l’espulsione di Matias Silvestre da parte del Signor Di Bello, durante l’anticipo di sabato a Fuorigrotta. Ferrero parla ancora di partita falsata decisa soltanto dall’arbitro, per non parlare di comportamento antisportivo di Reina, ha affermato il patron blucerchiato, invocando la prova tv. Ma da quale pulpito viene la predica, come si fa a parlare di comportamento antisportivo da parte di un presidente il cui allenatore ha esplicitamente dichiarato di aver fatto turn over massiccio contro la Juventus, perche si trattava di una gara già persa in partenza. Ma stiamo scherzando, questo è un sacrilegio alla lealtà sportiva che impone ad un tecnico di schierare sempre la migliore formazione possibile. Ma mi faccia il piacere, caro Giampaolo, come  diceva il principe della risata! Accusare il portiere azzurro di aver recitato, quando realmente è stato disturbato dal difensore doriano è praticamente assurdo. Il regolamento parla chiaro in merito; il portiere non può essere nè rincorso nè disturbato durante una rimessa e Silvestre ha fato di tutto per attirare su di sè  l’attenzione dell’arbitro, il quale può aver anche peccato di troppa fiscalità, ma se Silvestre si fosse fato i fatti suoi, oggi non ci sarebbero state tante polemiche. Vadano a leggersi,  i bravi moralisti della Sampdoria, il regolamento al paragrafo 12 che recita così:

E’ punizione con eventuale ammonizione rincorrere ed ostacolare il portiere in possesso di palla in procinto di rimettere il pallone in gioco. Sfido chiunque a dire che Silvestre non abbia in tutti i modi cercato di disturbare il portiere spagnolo.

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