Pescara-Sassuolo le proteste dei protagonisti: “Partita da rinviare, serve rispetto per chi è sotto la neve”
La protesta dei tifosi (lapresse) PESCARA – Vincitori e sconfitti, tutti concordi. Pescara-Sassuolo non si sarebbe dovuta giocare, e a dirlo sono stati i protagonisti dell’incontro. La tragedia dell’Hotel Rigopiano, sepolto dalla neve e con i soccorsi ancora in atto, ha colpito la comunità abruzzese, tanto più quella della città adriatica, che si trova ad appena 60km dalla struttura. Il primo a denunciare la sgradita scelta di disputare la gara è stato in vice di Oddo, Marcello Donatelli: “Si sarebbe potuto evitare di giocare, ma non è una situazione che è dipesa da noi”. Tecnico e giocatori hanno più volte frequentato l’Hotel in passato: “I ragazzi sono rimasti molto colpiti, perché noi tutti conoscevamo bene la struttura e i suoi proprietari, e tra di noi si è parlato molto di questa cosa. Abbiamo dato tutto per provare a regalare almeno una piccola gioia alla comunità abruzzese – ha aggiunto – ma purtroppo non ci siamo riusciti”. Una critica che trova d’accordo Di Francesco e Cannavaro: “Abbiamo giocato perchè siamo dei professionisti, ma siamo con il cuore vicini a Rigopiano, alla gente che sta ancora là sotto e a chi sta lavorando per salvarli. Ho cercato di fare il massimo per vincere, mettendo in campo tutta la mia professionalità – ha detto il tecnico del Sassuolo – e credo che il rispetto per l’altra squadra si dimostri anche in questo modo. Il mio cuore era legato a Rigopiano, una struttura in cui mia cognata era stata una settimana fa. Mi rammarica vedere che c’è gente dispersa, il calcio è una cosa relativa di fronte a questa tragedia: sono vicino alle persone che soffrono e che sono in lutto”.
Ancor più critico Cannavaro: “La partita doveva essere rinviata, serviva maggiore rispetto. Ora stiamo preparando un’iniziativa con l’associazione calciatori per aiutare le famiglie colpite da questa assurda tragedia del Rigopiano”. pescara calcio
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Fonte: Repubblica