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Il Milan si aggrappa a Suso, con la Lazio è 1-1

L’esultanza di Suso dopo il gol del pareggio (Getty)

LAZIO-MILAN 1-1
45′ rig. Biglia, 85′ Suso

Due filosofie opposte animano il primo tempo dell’Olimpico. La lazio vive di verticalizzazioni continuee movimenti alle spalle dei difensori rossoneri, mentre il Milan traccheggia in un possesso palla soprattutto orizzontale in attesa del momento giusto per bucare la linea biancoceleste. L’anomalo tridente rossonero si muove molto, sia per andare alla ricerca di posizioni ancora non defenite sia per provare a non concedere punti di riferimento alla difesa della Lazio. Quando la squadra di Inzaghi però riesce ad aprire il gioco e a dare respiro alla manovra sulle fasce i problemi sono tutti per la difesa di Montella. Al 10’ Gomez anticipa Immobile sul più bello, un minuto più tardi Biglia chiama Donnarumma a una difficile parata su una conclusione dai 16 metri, quindi su un cross dalla destra di Basta Immobile riesce ad anticipare Zapata ma il suo colpo di testa esce di poco. Keita comunque non sta a guardare sembra voler dare ragione alla scelta di Inzaghi che lo ha preferito a Lulic al 18’, quando con un taglio da sinistra a destra dà il via a una bella azione che lo stesso senegalese conclude dopo un cross di Felipe Anderson: il tiro, angolato ma non fortissimo, viene bloccato a terra da Donnarumma. La Lazio insiste e ora sembra padrona del campo, anche perché gli attaccanti del Milan non riescono a tenere la palla e spesso fanno fatica a trovare la giusta posizione. I biancocelesti attaccano e continuano a creare presupposti per il vantaggio: prima Immobile protesta per un contatti di Gomez, poi riesce a liberarsi dopo un’azione confusa in piena in piena area ma il suo tiro a giro dal centro sinistra non inquadra lo specchio. Precisione e cattiveria, è questo il peccato della Lazio nella prima mezzora di questo primo tempo. Proprio come al 28’, quando sugli sviluppi di un calcio piazzato i biancocelesti costruiscono l’occasione migliore della gara: Milinkovic di testa serve come può Hoedt che a due metri da Donnarumma allunga il gambone sinistro ma centra in pieno il portiere rossonero. Inzaghi si dispera, ma lo fa ancora di più un minuto dopo quando un errore di Basta, pressato da Deulofeu, lancia Ocampos verso Strakosha: invece di servire lo spagnolo meglio appostato in mezzo all’area, però, l’argentino prova la conclusione ma il suo sinistro è strozzato e non preoccupa Strakposha. Il ritmo della partita negli ultimi minuti del primo tempo cala, anche perché la Lazio rifiata e il Milan prova a controllare con maggiore calma il gioco, ma ci pensa un guizzo di Immobile a rianimare i tifosi della Lazio. Il centravanti si infila in area su uno splendido assist di Felipe Anderson e pressato da Gomez affronta Donnarumma che esce senza prendere nè il pallone nè il laziale che si lascia cadere: per Damato, coadiuvato da Mazzoleni nella decisione, è rigore, anche se il fallo sembra soprattutto di Gomez e non del portiere rossonero che infatti protesta e non poco. Dal dischetto Biglia sceglie la potenza e con il vantaggio della Lazio si chiude il primo tempo. 

Nonostante le difficoltà di Suso, Deulofeu e Ocampos nel creare pericoli, durante l’intervallo Montella decide di non cambiare l’assetto della sua squadra e la ripresa prosegue sullo stesso copione del primo tempo. La Lazio è più brillante ed efficace, trova con facilità trame offensive sviluppandole soprattutto sugli esterni e il Milan non riesce a tenere palla a sufficienza per imbastire occasioni. Il risultato è che sono praticamente solo i giocatori di Inzaghi a rendersi pericolosi: Felipe Anderson ci prova al 9′, ma dopo una fuga sulla destra il suo destro potente si spegne sull’esterno della rete. Dopo 18′ minuti Montella decide di interrompere l’esperimento tridente leggero e inserisce una vera prima punta come Lapadula al posto di Ocampos, con Deulofeu che si sposta sulla sinsitra. La mossa però non sposta gli equilibri della partita, che resta nelle mani della Lazio nonostante ora il rossoneri abbiano un maggior possesso palla. L’unico pericolo per i padroni di casa arriva da un inserimento di Abate sulla destra chiuso da Lulic con una spallata un po’ troppo vigorosa che fa protestare il capitano del Milan. Poca roba, in ogni caso, soprattutto se paragonata con la corsa e l’intensità di Felipe Anderson che dall’altra parte fa tremare Donnarumma con un altro destro fuori di poco. Sono tante ora le occasioni dei ragazzi di Inzaghi, anche perché arrivano pure quelle di Immobile (colpo di testa) e di Milinkovic-Savic (tiro a giro di destro di pochissimo a lato). A 8 minuti dalla fine, poi, è sempre l’attaccante napoletano ad avere sul destro la palla del 2-0 ma Donnarumma è bravissimo a chiudere lo specchio della sua porta e a intiuire la direzione della conclusione del centravanti di Inzaghi. L’unica nota positiva per il Milan è che il risultato resta in bilico e i rossoneri possono ancora sperare nel guizzo di un loro giocatore. Proprio quello che accade a 5 minuti dal termine quando Suso riceve palla sulla sua mattonella e dopo aver resistito agli attacchi di Hoedt e Biglia tira fuori dal suo ciclindro tutto talento un sinistro a giro velenoso ma preciso che non lascia scampo a Strakosha. E’ la beffa per la Lazio, che ora deve anche gestire l’inerzia di una gara dominata ma che dopo il pareggio ha rivitalizzato i giocatori di Montella. Il Milan ci crede e preme, Suso fa correre un altro brivido ai tifosi di casa e la Lazio non riesce più a ripartire. Ma in fondo ai rossoneri, dopo i 3 punti rimediati in extremis a Bologna, può andar bene anche così. La Lazio resta sesta e avanti di tre lunghezze, ma a pensarci bene, senza quella voglia di non mollare mai, sarebbe potuta finire in tutta un’altra maniera. 

Fonte: SkySport

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