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Genoa, Juric non si fida di Zeman: “Attenti a Pescara con nuovi stimoli”

GENOVA – È forse il momento peggiore per affrontare il Pescara, ultimo in classifica. L’esonero di Oddo col ritorno in pompa magna di Zeman, autore dell’ultima promozione del Delfino, ha sicuramente riportato entusiasmo e speranze nella rosa abruzzese. Lo sa bene Ivan Juric che col suo Genoa dovrà andare all’Adriatico che per l’occasione sarà una bolgia. Motivo in più per alzare l’asticella dell’attenzione. “Il Pescara ha doti tecniche fantastiche dal centrocampo in su, è pericoloso e in grado di fare tanti gol – spiega il 41enne allenatore di Spalato -. Ha pagato molto gli errori in fase difensiva: ha preso gol strani, tanti da calci piazzati, e ha finito per perdere fiducia a causa dei brutti risultati. Sappiamo che è capace di vivere fiammate positive nella durata di un incontro. Penso sia una partita come le altre, contro una squadra con un nuovo allenatore e nuovi stimoli”.

PAROLE PRESIDENTE NON MI PREOCCUPANO – La sua squadra non vince dalla gara con la Juve del novembre scorso. Per Juric, quindi, è un altro piccolo esame per una panchina che non riesce ad essere solida: “Io mi sento come prima. Voglio che il gruppo giochi con tranquillità, facendo le cose che sa fare e senza perdere la testa. Con la consapevolezza del periodo negativo e la determinazione per lottare e ribaltare la situazione. Non credo che ci sia paura. È chiaro che quando vivi dei momenti negativi, sei più fragile. È umano e naturale questo. Ci vuole uno sforzo in più perché al primo errore vieni subito punito. Mi sembra che stiamo lavorando bene, stiamo facendo le cose giuste e inserendo i nuovi. Quello che dice il presidente fa parte del gioco. Non sono preoccupato, solo concentrato sulla partita”.

CON ZEMAN PESCARA PIÙ OFFENSIVO – Il cambio in panchina degli avversari presuppone qualche domanda aggiuntiva sulle aspettative legate all’incontro. “Mi aspetto che il Pescara scenda in campo con il classico 4-3-3 a cui fanno riferimento le squadre allenate da Zeman. I movimenti sono quelli. In genere l’arrivo di un tecnico nuovo porta sempre una scossa positiva oppure negativa. Non credo che in pochi giorni siano riusciti a sviluppare un lavoro tale da permettere di ricorrere a un fuorigioco che faccia salire tutta la squadra. A livello difensivo giocheremo con quattro uomini. Tra gli assenti ci sarà anche Taarabt. A centrocampo Cataldi ha doti tecniche e una personalità importante, incomincia a capire bene le dinamiche. Veloso le conosceva già per i mesi passati a lavorarci su. Ninkovic è in concorrenza con Palladino, si sta allenando bene e non mi ha deluso. È stato frenato solo da fastidi fisici. Ci sono periodi in cui un giocatore va più o meno forte. Rigoni lo avevamo perso per infortunio. Ho notato che quando c’è lui, a livello di compattezza generale, la squadra mi sembra messa meglio. In questo frangente dobbiamo essere tosti e lui è perfetto in questo. Alla squadra – conclude Juric – non vanno trasmessi stress e nervosismo”.

genoa

serie A
Protagonisti:
ivan juric

Fonte: Repubblica

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