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Atalanta, è super Caldara: semplicità e gol

Mattia Caldara, difensore dell’Atalanta: 5 gol in stagione dopo la doppietta di Napoli (getty)

Il difensore classe 1994 eroe al San Paolo grazie a una doppietta. E pensare che tempo fa gli dicevano “non segni mai”. Già cinque in campionato e futuro scritto: a gennaio ha firmato con la Juventus, dove da accordo giocherà dal 2018 (ma se continua così…). In campo nessuna paura, fuori timido e semplice: il suo idolo è Nesta, si ispira a Chiellini e ama leggere

Il Napoli, forse, era nel suo destino. Mattia Caldara ha ripetuto la grande prestazione contro la squadra di Sarri, questa volta aggiungendoci una doppietta. Curiosamente, infatti, il percorso del classe 1994 alla conquista della Serie A era cominciato proprio dalla partita di andata, quando aveva oscurato Milik per 90’ e si era fatto conoscere dal campionato italiano. A un girone di distanza, Caldara quella 13 la porta con un po’ di leggerezza in più, nonostante la strada sia lunga per ripercorrere le orme del suo idolo, Alessandro Nesta. Un passo piuttosto importante per la sua carriera, nel frattempo, già lo ha fatto: ha scelto la Juventus (che lo ha pagato 15 milioni più 6 di bonus) come sua prossima squadra. In bianconero ci arriverà da accordo tra due stagioni, anche se Gasperini manifesta pubblicamente timore: “Se continua così sarà difficile tenerlo”.

Gasp d’oro: che stagione – A proposito dell’allenatore dell’Atalanta: è stato lui, a detta dello stesso difensore, a trasformarlo. E sarebbe difficile dopotutto dire il contrario, visto quanto bene i nerazzurri stanno andando in campionato. Gasperini ha cambiato Caldara e lo ha lanciato in una nuova dimensione: in una sola stagione, il centrale nerazzurro ha ri-debuttato in Serie A (aveva esordito nel 2014), ha conquistato la Juventus e ha guadagnato la fiducia del CT azzurro Ventura, che lo ha chiamato per lo stage in Nazionale. Da zero a cento in pochi mesi. E ora anche la doppietta al San Paolo (cinque i gol in campionato e “mi dicevano che non segnavo mai”), che ha sancito la sua crescita e lanciato l’Atalanta verso le zone altissime della classifica.


Fuori dal campo
– Quando è in partita nessuna paura, ma quando no… è un timidone. Questo è Mattia Caldara: prendere o lasciare. Vicino a Nesta (le sue videocassette viste e riviste da bambino), il suo esempio è Giorgio Chiellini, a cui – per dirne una – non ha mai avuto “il coraggio di chiedere la maglia”, nonostante allo Stadium ci fosse stata la ghiotta opportunità. Per questi suoi atteggiamenti è stato spesso ‘vittima’ dei suoi compagni. Petagna su tutti: “Mi prende in giro – aveva raccontato  – dicendomi che sono troppo agitato, perché la mia tranquillità è nota a tutti. Io gli rispondo che a furia di tirargli calcioni in allenamento gli ho raddrizzato i piedi: adesso fa gol in Serie A”. Calma, timidezza e… semplicità: “Esempio? Io? È più importante chi scopre un farmaco o una malattia”. A proposito: non gioca alla Playstation (“mi sembra una perdita di tempo”), ma preferisce leggere libri: “Dostoevskij, Delitto e Castigo. E Poi Tolstoj: questa passione per la lettura è nata grazie a un mio professore, leggere ti lascia qualcosa dentro”. Ora che ha anche cominciato a segnare, beh, non potranno più dirgli nulla. L’Atalanta vola e si gode il suo Caldara.

Fonte: SkySport

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