COPERTINAEDITORIALE

De Laurentiis le manda a dire ma lui è sempre assente e lontano da Napoli

Il presidente della Juventus, ieri, come suo solito era in tribuna, non era in Cina, in America, alle Maldive o a sciare in Val di Sole o in vacanza di piacere. Agnelli era lì a soffrire e gioire, come sempre al suo posto, assieme a Marotta e a Nedwed. Il Napoli invece è una nave in balia delle onde, non avendo mai il suo timoniere pronto a condurla in porto.  La Società azzurra ha un presidente fantasma, molto spesso assente e sempre in guerra con tutti. Se l’imprenditore cinematografico aveva altri interessi, molto più importanti da curare avrebbe fatto meglio a non acquistare il Napoli per poi abbandonarlo a sè stesso. Probabilmente per il presidente, prendere il club è stato solo un business e nient’altro, in lui c’è amore solo per il vile denaro, ma non per i colori azzurri, per la città di Napoli o per i tifosi partenopei, del resto lui non è neanche napoletano, vive a Roma,  i suoi interessi principali sono nella capitale e negli Usa, come lui stesso ha dichiarato, quindi, come potrebbe mai essere vicino alla squadra. Ieri sera dopo la partita ha demandato, da Los Angeles,  il buon Giuntoli a fare da suo portavoce, ebbene, così, non ha fatto altro che lavarsene le mani per l’ennesima volta. D’altronde questa non è soltanto una mia opinione, molti tifosi la pensano come me ed anche diversi giornalisti tra i quali Marco Azzi di Repubblica, il quale, dopo la semifinale di ieri  ha attaccato il presidente, sulla sua  pagina social, affermando che De Laurentiis è perennemente assente e troppo impegnato in altre situazioni.

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