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Torino, Mihajlovic: “Immobile? Mi tengo Belotti”

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino (getty)

Il Torino riparte dall’Olimpico di Roma. Lontano da casa la squadra di Mihajlovic ha spesso faticato e quella contro la Lazio potrebbe essere una tappa utile per dare continuità alla crescita mostrata nelle ultime settimane. “I nostri obiettivi sono sempre quelli che dico da tempo: cioè fare più punti dell’andata, raggiungere il record del Toro e trovare una fisionomia precisa di squadra, sia in casa che fuori”, ha detto il tecnico serbo in conferenza stampa. “Riuscire ad avere continuità è forse la cosa più importante, ma anche la più difficile da raggiungere. Domani l’avversario non è dei più semplici da affrontare, ma abbiamo tutte le qualità per poterli mettere in difficoltà e vincere tante partite“.

“Lazio da Champions” – “Domani affrontiamo forse la squadra più in forma del campionato, ha grande entusiasmo e lotta per la Champions”, ha ammesso l’allenatore granata. “Sarà un match difficile e impegnativo, ma anche stimolante: mi aspetto il Toro che mostri i progressi delle ultime partite. Faccio i complimenti a Inzaghi perché ha giocatori tecnici e sta traendo il massimo. La loro difesa è solida, meritano il posto in classifica che hanno. Sono due squadre molto offensive, Lazio e Torino, e giochiamo sempre per vincere: abbiamo faticato fuori casa, sempre; cercheremo di invertire la tendenza, anche se capisco che la Lazio non è l’avversario migliore per riuscirci. Se giochiamo da Toro possiamo metterli senz’altro in difficoltà“.

Iturbe – L’ex Roma non è ancora riuscito ad avere un impatto tangibile sul gioco dei granata, ma presto le cose potrebbero cambiare: “Lui sa cosa voglio”, ha continuato Mihajlovic. “Quando è arrivato non era al meglio della condizione, non giocava da tanto tempo: doveva rimettersi in maniera accettabile per giocare. Ora sta molto meglio e si vede in allenamento: l’ho chiesto e preso perché so quello che può dare, ha caratteristiche diverse rispetto ai miei attaccanti. Deve ritrovare serenità e spensieratezza, senza aver la paura di essere giudicato a ogni partita. Deve essere sereno, senza pensare che una partita storta gli faccia perdere il posto. Quando ha la palla sa che deve rischiare, puntare l’uomo, saltarlo, cercare la giocata. Qui deve stare sereno“.

“Dare il 110%” – Mihajlovic ha affrontato poi un discorso più generale: “Penso che ogni giocatore debba trovare le motivazioni giuste, io davo il massimo quando c’erano gare importanti, perché mi piaceva. Quando invece c’erano squadre di livello inferiore, le affrontavo con meno concentrazione: non facendo peggio, ma sapevo che magari anche al 50-60% potevo vincere lo stesso. Noi non possiamo permetterci questo: se facciamo così le perdiamo tutte, dobbiamo sempre essere al 110%. Ma i conti facciamoli alla fine, perché con tanti cambiamenti e difficoltà abbiamo fatto una delle migliori stagioni del Torino: penso che alla fine per i punti che faremo, punti in classifica e giovani lanciati credo che alla fine sarà una stagione positiva“, ha detto.

“Immobile? Mi tengo il Gallo” – Su Immobile e Belotti: “Sono molto forti, ma io mi tengo il Gallo, perché è il migliore di tutti. Certo, potevano essere ora insieme al Toro, ma sono state fatte scelte diverse e vanno accettate. Con questo schieramento credo che riusciamo a valorizzare le caratteristiche di Andrea. Se avessimo avuto entrambi avanti avremmo usato un altro modulo: il 4-3-1-2, con Ljajic dietro. Questa era la mia idea iniziale, poi quando il mercato ha avuto un’altra evoluzione abbiamo puntato sugli esterni. Sono convinto che ci si sarebbe potuti divertire, sì“. E ancora: “Quando ho possibilità mi piace vedere altre partite. Un conto è vederle dal vivo, un conto è in tv: provi a leggerle, a capire cosa avresti fatto tu. La Juve? Ho visto la gara col Milan, penso che abbia meritato di vincere, ha fatto bene; Donnarumma ha fatto una grande partita, ma già lo sapevamo. Sono andato lì per vedere due squadre forti, mi interessavano dal punto di vista tattico“.

Ljajic e il futuro di Belotti –  “Quando è entrato col Palermo ha fatto bene”, ha detto Mihajlovic parlando di Ljajic. “Domani giocherà dall’inizio, poi starà a lui: è un patrimonio del Toro. Sappiamo tutti, e lui meglio di noi, che può dare di più. Ma non possiamo ripeterglielo sempre, a ogni partita. Deve trovare anche lui spensieratezza e colpi, la serenità, sentire meno pressioni addosso per poter rendere al massimo: io so quel che mi può dare, come ha fatto nelle ultime gare, quando è entrato. Ha le caratteristiche per mettere in difficoltà la Lazio”. Sul futuro di Belotti: “A Cairo cosa dico? Andrea ha un contratto. Se viene una squadra e porta 100 milioni, un presidente non può far nulla; poi dipende dal giocatore. Sono sicuro che il presidente farà di tutto per tenerlo, senz’altro; ma se arriva un’offerta con quei soldi, poi la decisione dovrà prenderla il ragazzo”.  

Fonte: SkySport

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