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Juventus, l’ansia di Allegri: “Voglio concentrazione per 95 minuti”

Juventus, l'ansia di Allegri: "Voglio concentrazione per 95 minuti"Massimiliano Allegri (lapresse) TORINO – Niente matchpoint-scudetto, nel derby di sabato 6 maggio contro il Torino. Il pareggio ottenuto ieri a Bergamo da una Juventus distratta dalla Champions rimanda il closing per il sesto tricolore (nella migliore delle ipotesi bianconere al giorno successivo, domenica 7, post Milan-Roma), mettendo un po’ di sale sulla coda del campionato. E intanto restituisce la giusta agitazione alla Signora, chiamata a un rapido bagnetto di umiltà in vista delle semifinali di Champions. Mercoledì, a casa di un Monaco ancora più rapido e tecnico e giovane dell’Atalanta dei miracoli, servirà una squadra più cattiva e meno leziosa. “La Juve è un grandissimo club, una compagine fantastica che ha eliminato il Barcellona, dimostrando di avere quello che serve per vincere la competizione. Ma anche noi abbiamo grandi qualità e faremo di tutto per arrivare fino in fondo”, promette a Mediaset l’attaccante monegasco Kylian Mbappè, 18 anni e già 5 gol in Champions League.

ATALANTA-JUVE: I GOL / LE PAGELLE

ALLEGRI ORDINA: “MERCOLEDI’ JUVE CONCENTRATA PER 95′” – Nel day after il 2-2 dell’Azzurri d’Italia, Massimilano Allegri nasconde qualche comprensibile ansia, figlia della prestazione dei suoi, e mostra il bicchiere ancora mezzo pieno, chiamando via Twitter la Juve a non ripetere in Costa Azzurra gli stessi errori di Bergamo: “Non sentirci invulnerabili ci darà la spinta per migliorarci in vista di mercoledí, dove dobbiamo tornare la Juve concentrata per 95 minuti!”, è il rituale messaggio postpartita cinguettato dal tecnico. In sintesi: allo Stade Louis II serviranno un altro approccio – leggi: un primo tempo meno molle e rinunciatario – e un finale di gara più attento. Oltre ai meriti di una grande Atalanta, che nel suo stadio contro i bianconeri non andava a punti addirittura dal lontano 2001, vanno infatti sottolineati i demeriti di una Juve quasi irriconoscibile nella prima frazione, oltre a quelli del rivedibile arbitro Guida, colpevole di non aver fischiato un rigore a favore dei bianconeri (mani di Toloi), perché depistato da un fuorigioco segnalato dal suo assistente. E’ lo stesso fischietto che nel 2013 non punì un altrettanto netto fallo di mano di Granqvist nel finale di Genoa-Juve, ammettendo poi di “non essersela sentita”.

VIA GLI ALIBI: “QUEL RIGORE SAREBBE STATO ININFLUENTE” – Allegri ha confermato nella notte dell’Azzurri d’Italia di avere qualcosa in più (stile) di molti suoi colleghi, ripetendo fino allo sfinimento che quell’episodio non ha comunque inciso sul risultato finale. “E’ inutile trovare scusanti, stavolta non servono. Vincevamo 2-1 a un minuto dalla fine, quel rigore era ininfluente”. E ancora, strabuzzando gli occhi di fronte a chi lo invitava a impugnare l’episodio di Bergamo contro chi evidenzia soltanto i favori e dimentica i danni arrecati alla sua Signora: “Da quando ho iniziato ad allenare non ho mai discusso gli episodi – ha detto Allegri -. Il rigore l’hanno visto tutti, c’era nche se non ce l’hanno dato, ma comunque la Juventus non doveva prendere gol a un minuto dalla fine. Stop, fine, non ci sono scusanti. Bisogna accettare il risultato e far tesoro degli errori”. Ovvero i troppi contrasti persi nella prima frazione, “non ne abbiamo vinto nemmeno uno”, e le due reti incassati nei finali di tempo: due gol, specie quello last minute di Freuler, “di quelli che la Juve non prende mai”. Anche Bonucci non si appella alla moviola e chiede alla squadra di tornare subito se stessa: “Partita a due facce – scrive il difensore su Instagram -. Primo tempo non da Juve. Peccato non aver portato a casa la vittoria. Ora testa cuore e gambe verso la sfida di mercoledì”. 

CHELSEA RILANCIA: 30 MILIONI PER MARCHISIO? – Mercoledì nel Principato Allegri dovrebbe confermare dieci undicesimi della formazione reduce dal 2-2 contro l’Atalanta. L’unico assente sarà lo squalificato Khedira, il cui posto in mediana verrà appaltato a Marchisio. Per lui non smettono di cantare le sirene inglesi. “La Juventus ha rifiutato 20 milioni di euro dal Chelsea per Marchisio”, scrive oggi il quotidiano The Independent, secondo cui il club di Abramovic sarebbe pronto a rilanciare fino a 25 milioni di sterline, ovvero 30 milioni di euro per il centrocampista 31enne “chiuso” dal passaggio della Juve al 4-2-3-1. Chissà che la svolta tattica decisa da Allegri non convinca il Principino ad accettare le avances del suo ex allenatore Conte (sempre che lo stesso Conte resti al Chelsea), uno che ha già saputo regalare una second life calcistica ad altri grandi azzurri del calibro di Pirlo e Barzagli. 

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juventus
serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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