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Salvezza Genoa, si cerca l’aiuto del Ferraris

Ivan Juric, in panchina durante Palermo-Genoa (Getty)

La lotta negli ultimi posti diventa sempre più infuocata, la società abbassa i prezzi per riempire lo stadio e aiutare la squadra du Juric a ritrovare i tre punti. La squadra non riesce a trovare un equilibrio e continua a commettere gli stessi errori, come nel 2009 quello contro il Torino diventa un match point

Altra giornata di follia per il Genoa, al Barbera l’errore di Lamanna che ha consegnato il vantaggio a un Palermo già retrocesso ha avvicinato i rossoblù alla zona retrocessione: il Crotone non smette di crederci e ora ci sono tre squadre in tre punti per un discorso salvezza più in bilico che mai. 33 quelli del Genoa, 31 quelli della squadra di Nicola terzultima che nel prossimo turno affronterà la Juventus; in mezzo a 32 l’Empoli. I ragazzi di Ivan Juric domenica se la vedranno con il Torino in casa in un clima non certo piacevole.

Un’altra gara “inspiegabile”

La vittoria contro l’Inter sembrava aver dato nuovo slancio alla formazione ligure, che aveva trascorso in ritiro i giorni che la separavano dalla sfida contro i rosanero. L’ennesimo ko di una stagione molto travagliata ha però rimesso tutto in discussione e la società prova così ad aggrapparsi al tifo dei suoi sostenitori – abbassando i prezzi dei biglietti della gara in programma a Marassi contro i granata. Il club spera che così  l’ambiente possa compattarsi intorno a Burdisso e ai suoi compagni per spingerli verso una salvezza sempre in bilico. L’obiettivo è quello di riempire lo stadio per far sentire al gruppo la vicinanza dei suoi tifosi, la speranza è quella di vincere e vedere le inseguitrici rallentare. Quella contro i granata torna ad essere una sfida fondamentale per la permanenza in Serie A così come lo era stata nel 2009, quando proprio il Genoa condannò il Torino alla B. Ora, a parti invertite, la squadra di Juric e non può più commettere passi falsi.

Match point Torino, come nel 2009

A Palermo si sono visti i soliti errori, il solito approccio sbagliato a cui l’allenatore ha provato a rimediare togliendo Cataldi e mettendo Palladino. L’incredibile errore del portiere rossoblù ha poi fatto il resto. “La squadra non ha fatto la guerra – come ha sottolineato il croato nel post partita – la gara della vita va giocata in maniera diversa”. Ecco che il discorso si sposta sulla prossima “gara della vita”, quella contro il Torino. Nemmeno il ritiro punitivo imposto da Preziosi ha dato i risultati sperati, in attesa di capire se proseguirà anche nei prossimi giorni la squadra tornerà in campo per gli allenamenti programmati con l’unico obiettivo di fare sei punti nelle ultime due infuocate giornate di questa Serie A.

Fonte: SkySport

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