Cassano: “Non smetto, chi mi vuole mi chiami”
Cassano quindi non lascia, casomai raddoppia – anche se con scadenza. “Quando ho parlato col Verona non ho mai detto ‘mi ritiro’. Sfido chiunque a sostenere il contrario. Poi sono state scritte altre cose, ma la verità è questa. Infatti al momento della rescissione mi hanno proposto di inserire la clausola di risarcimento [200.000 euro per la A, 50.000 € per la B], nel caso trovassi un’altra squadra. E io ho accettato”. Offerte però finora non ne sono arrivate, e la vicinanza da Genova influisce “sì e no”, almeno stando alle sue parole di ieri. “La cosa fondamentale è che mi diverta, come ho sempre fatto in 18 anni di carriera. Qualche idea ce l’ho”. Opzioni a disposizione? “L’Entella sarebbe una sfida sarebbe grande, tentare il ‘miracolo’ Serie A. Sono stato a un passo a febbraio, avevo accettato, ma la notte ho riflettuto, non me la sentivo ancora di scendere in Serie B. Sono rimasto fermo fino alla firma con l’Hellas Verona. Il rapporto umano tra me e Gozzi non è cambiato, è ottimo”. L’opzione di rimanere a casa però ha una corsia preferenziale, anche perché “Nessuno qui mi ha hai mai insultato o disturbato, anzi. Genova è bella, si sta bene, la gente è serena. Vivrò qui”. Genoa quindi? “Conosco da tempo la famiglia Preziosi. Stimo Juric, ha il fuoco dentro”. E la Sampdoria? “In questo momento della mia carriera mi sarebbe piaciuto essere allenato da Giampaolo, nel suo modo di giocare avrei reso alla grande. Per il resto, dipende dalle ambizioni: se ne hanno, devono comprare 4-5 rinforzi”. Sulle sue condizioni fisiche dice: “Peso 85 chili, ne ho persi sette. Corro un’ora e venti tra Priaruggia e Nervi. Il pallone serve a poco: Luppi mi ha detto che gli ho fatto più assist io in 7 giorni di quanti ne ha ricevuti in tutto l’anno scorso”. Ma come contattare Cassano? “Chi mi vuole deve chiamare me, non ho procuratori. Data limite? Settembre: se sarò a casa, ci resto per davvero”. Alla prossima puntata.
Fonte: SkySport