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Carpi, Calabro: “La squadra ha la giusta fame”

Calabro, Carpi (ph Carpifc.com – fotostudio Silmar)

Conto alla rovescia ormai iniziato, in casa Carpi è tutto pronto per l’inizio del nuovo campionato di Serie B. La formazione biancorossa esordirà al Cabassi contro il Novara, queste le parole del nuovo allenatore Calabro alla vigilia del match: “Arriviamo a quest’esordio nel miglior modo possibile. Alla vigilia di questo inizio di campionato voglio ringraziare i membri dello staff tecnico per come mi hanno accolto e aiutato nell’inserirmi velocemente in questa realtà, la squadra per come sta lavorando e la Società per il lavoro che ha fatto e sta facendo sul mercato”, le parole dell’allenatore del Carpi. “Il debutto in B? Negli ultimi anni sono sempre stato un debuttante. Ho avuto la fortuna e l’onore di conquistare la categoria successiva sul campo. Come in passato, devo dimostrare di meritare anche la Serie B, non ho emozioni particolari perché sono abituato a queste situazioni”, ha proseguito Calabro.

“Le griglie di partenza del campionato? Noi viviamo di lavoro quotidiano sul campo, io penso partita per partita senza allargare troppo il campo ai pronostici. Tutti gli anni le mie squadre erano considerate in lotta per la salvezza. Il Carpi è cambiato molto ma è rimasto lo stesso nello spirito e nei valori di sacrificio, lavoro e compattezza che sono propri di questo club. Ci sono tanti ragazzi che hanno fame e vogliono dare tutto quello che hanno”, ha aggiunto Calabro. L’allenatore del Carpi ha poi presentato così il Novara, prossimo avversario: “E’ una squadra che ha un allenatore molto bravo e giocatori di grande esperienza in Serie B, con un attacco importante composto da gente come Sansone, Macheda, Di Mariano e Maniero. Il loro pre-campionato è stato complicato, possono giocare sia con il 4-3-3 che con il 3-5-2, sono una squadra molto temibile”. Calabro che parla poi del suo Carpi: “La difesa a tre può diventare anche a 4 o 5 durante le fasi di gioco, non è altro che una fotografia iniziale. A me non piace avere un possesso palla fine a sé stesso, ma rivolto esclusivamente a cercare la profondità alla prima occasione utile. La squadra deve essere capace di fare tutto, dal pressare alto all’abbassarsi coi tempi giusti”.

Fonte: SkySport

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