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Buffon: “Io in calo? Lo hanno detto tante volte”

Gianluigi Buffon (fonte Getty)

Sempre pronto a metterci la faccia, a rispondere in prima persona a qualche critica. E’ capitato spesso in passato, Buffon lo ha fatto anche ora dopo una delle sconfitte più brutte degli ultimi anni per la Nazionale italiana. Nel mirino della critica anche lo stesso capitano, che ha voluto rispondere così: “Per quello che mi riguarda, magari certe critiche credo che siano pure giuste – ha dichiarato il capitano della Nazionale – Certo, ci sono stati eccessi, ma è sempre così. Adesso occorre rispondere sul campo. Le critiche vanno accettate, sono inevitabili come l’ alternarsi delle stagioni. Non provo né disappunto né rancore. D’altronde, in Nazionale sono un punto di riferimento: si perde 3-0, prendo tre gol, ci sta che prenda delle critiche come mi è successo negli ultimi 7-8 anni. Quest’anno ero partito troppo bene fra il trofeo Champions e le vittorie col Cagliari e il Genoa. Ma come faccio a sentirmi ferito? Se si fanno critiche e costruttive va bene, se si fa il tiro al piccione non intacchi quello che sono e quello che voglio continuare ad essere. Non penso a grandi rivincite in stile Zoff nel 1982. Non provo questo tipo di sentimento, perché nel calcio tutto è opinabile. L’ opinione viene passata per verità anche se non esiste quella di fatto. Una settimana fa ho preso il premio come miglior portiere della Champions e poi mi dicono che sono in fase di calo. Può essere anche vero, magari stavolta ci beccano. Dopo tutte le volte che hanno detto “al lupo al lupo”, capita che stavolta arrivi. Io però ho la serenità e la lucidità del caso. Se ho fatto 23 anni di carriera e 20 in Nazionale, è perché sono stato molto critico con me stesso. Ho sempre cercato la perfezione; so benissimo dove posso arrivare lavorando con serietà, senza mai ammazzarmi per le critiche che ho ricevuto”.

Bravo a parare le critiche, così come è bravo a parare i tiri degli avversari in campo. Da buon portiere e capitano, Buffon dà anche tranquillità all’ambiente dopo le parole dure del presidente Tavecchio. “Apocalisse? Solo se accadrà, per adesso meglio restare sereni. Ci sono delle gare che hanno dei valori diversi e per questo possono cambiare la prestazione del singolo; per il resto tutto rimane sempre una partita di calcio. Ora c’ è orgoglio ferito, la squadra si deve rifare e centrare subito i playoff. Alle critiche si risponde con serenità e consapevolezza delle cose buone fatte durante quest’anno. Con la Spagna è parso che siamo stati ridimensionati, ma sono convinto che abbiamo un grande futuro. Certo, sarà difficile giocare contro Israele proprio perché hanno perso; vorranno senz’altro rifarsi”.

Fonte: SkySport

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