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Il calcio rende ancora bene, ma è la Nba che paga gli stipendi più alti

ROMA – Il calcio continua a rendere bene, anzi benissimo. Ma in questo momento non è lo sport che gonfia di più il conto in banca degli atleti. La Nba – il campionato di basket americano – è infatti la Lega con i proprietari più generosi al mondo, con 6,1 milioni di euro annui garantiti in media a ogni cestista, davanti alla Major League Baseball (3,8 mln) e all’Indian Premier League di cricket (3,3 mln). I dati arrivano dallo studio annuale sullo stipendio degli sportivi, il Global Sports Salaries Survey 2017, che ha tracciato i pagamenti di oltre 12 mila casi, 485 squadre di 29 leghe di nove sport, con analisi sulle – enormi – disparità di trattamento economico tra uomini e donne (la Nba paga 96 volte meglio della Wnba, la lega sportiva femminile più ricca, tra le cifre più indicative).

Tra i campionati che fanno la felicità degli atleti si piazza bene anche la Premier League, quarta con un salario medio annuale da quasi tre milioni di euro, decisamente avanti alla Liga (1,9 mln di euro), alla Serie A (poco meno di 1,5 mln di euro), con il torneo italiano che si mette alle spalle la Bundesliga (1,4 mln ma con trend in ascesa per il nuovo accordo sulla cessione dei diritti televisivi che concede più risorse ai club) e alla Ligue 1 (poco più di un milione annuo). Dallo studio emerge che in Francia non bada a spese solo il Paris Saint Germain, che tra i club mondiali più remunerativi è quinto (7,2 mln di euro a testa) e che dalla Catalogna ha portato via Neymar per 222 mln di euro con ingaggio da oltre 30 mln di euro annui, ovvero gli stipendi delle migliori calciatrici di sette Paesi diversi messi assieme.

I transalpini sono preceduti da club del pallone solo dal Barcellona (7,38 mln), che ha scalato posizioni dopo il rinnovo di contratto da 30 milioni di euro annui per Leo Messi. Nella top ten trova spazio anche il Real Madrid, nono con sette milioni di euro annui garantiti a Cristiano Ronaldo e compagni (Juventus 32esima, Napoli 99esimo nella classifica generale dei club) ma per il resto è dominio della Nba. La franchigia che paga meglio di tutti al mondo è Oklahoma City, con ingaggi in media da quasi 7,8 milioni di dollari – i Thunder erano 33esimi nella passata stagione, ha influito l’arrivo di Carmelo Anthony e Paul George – sfilando il primato ai Cleveland Cavaliers di Lebron James (quasi 7,6 mln di euro) e ai campioni in carica dei Golden State Warriors (7,5 mln di euro a testa). E nella top ten ci sono ancora le squadre della Lega di Springfield, con Charlotte, Portland, Los Angeles Clippers. Certo, sugli assegni recapitati ai giganti Nba pesa il numero di partite minime (82 in regular season, poi ci sono i playoff, circa 110 per le squadre che si giocano l’anello a giugno). L’analisi dice anche che è invece la Nfl a pagare meglio per partita singola (141 mila euro, sono 16 le gare di regular season), davanti alla Premier League (75 mila euro per ogni fischio d’inizio) e Nba (73 mila), mentre per i calciatori di Serie A ci sono circa 37 mila euro garantiti in media per ogni partita, meno di Liga e Bundesliga (oltre che del campionato inglese), più della Ligue 1.

fonte: Repubblica.it

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