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Mazzarri: “Belotti non ancora in gruppo”

Giorni di lavoro alle spalle, per conoscere meglio la squadra. L’esordio vincente col Bologna ha ridato positività all’ambiente, che adesso si aspetta una squadra pronta a risalire la classifica per conquistare un posto in Europa. Walter Mazzarri ha presentato la sfida di domenica contro il Sassuolo in conferenza stampa: “Le impressioni iniziali sono state ottime. Mi è dispiaciuto aver dovuto staccare per la pausa. Ho trovato una società evoluta con grande disponibilità da parte di tutti. Da parte dei ragazzi c’è stata grande attenzione e dedizione al lavoro fin da subito. E’ chiaro che se sono venuto a Torino in questa fase della carriera è perché nella testa c’è la possibilità di fare qualcosa di grande. In questo periodo nel calcio ci sono tante proprietà straniere: qui ci sono tutti i presupposti per fare bene”. Per questo l’allenatore non ha avuto paura di subentrare a campionato in corso: “Quando sono in una società da un po’ di tempo cerco di indirizzare anche presidente e direttore sportivo a mettermi a disposizione una rosa omogenea, non solo a livello tecnico ma anche umano. In questo calcio serve spirito di gruppo. Nelle squadre dove sono stato credo si sia sempre vista un’anima ed è questa la cosa difficile da creare a stagione in corso. Dal primo minuto in cui sono arrivato ho cercato di far entrare in testa ai ragazzi quello che avrei voluto vedere fin dalla prima partita e loro hanno subito provare a metterlo in campo. Di strada da fare ce n’è tanta, ma abbiamo iniziato bene”.

L’avversario

Mazzarri ha quindi messo in guardia sul livello del Sassuolo: “Domenica affrontiamo un avversario che nelle ultime partite ha tenuto una media punti da Champions League ottenendo risultati importanti. Hanno un ottimo allenatore, uomo di campo molto pragmatico. Noi dobbiamo pensare che la partita successiva è sempre quella più importante. Il Sassuolo è un’ottima squadra con una rosa di qualità. Dovremo evitare ogni piccolo calo di tensione che rischia di rovinare ottime prestazioni. La squadra che vuole fare risultato deve rimanere concentrata per 95 minuti”. La sosta della Serie A è stata un’occasione per entrare meglio nei meccanismi di squadra: “Durante il mini ritiro ho avuto la possibilità di parlare singolarmente con tutti per conoscerli meglio e farmi conoscere”.

I singoli

Ovviamente le notizie più impellenti si attendono dall’infermeria. “Ho parlato tanto con Belotti e segue gli allenamenti con attenzione anche se ancora non può partecipare alle esercitazioni tattiche con il gruppo. Ansaldi al rientro ha lavorato a parte un paio di giorni per avere la sicurezza di aver recuperato e ora è rientrato in gruppo. Non è però ancora pronto per i 90 minuti. Ljajic, come tutti i ragazzi che ho a disposizione, per prima cosa deve mettersi a posto fisicamente. E’ un calcio che necessita ancor più del fisico che della tattica per recuperare palla e poter mettere in mostra le proprie capacità tecniche. Niang è un ragazzo molto disponibile. Ha bisogno di essere aiutato dall’allenatore e dai compagni a tenere la ‘corrente attaccata’. Ci stiamo lavorando e lui ha voglia di farsi aiutare. E’ un ragazzo molto giovane: sono ottimista che posta arrivare alla piena maturazione trovando continuità in poco tempo” ha concluso l’allenatore.

Fonte: SkySport

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