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Pazzo-story, quando ogni debutto è un’emozione

La tripletta rossonera e il rigore con l’Udinese

L’avventura interista, nonostante un inizio pazzesco, non risponde alle aspettative e dopo un anno e mezzo Pazzini finisce sull’altra sponda dei Navigli, quella rossonera. Viene spedito sul terreno di gioco nell’ultima mezz’ora di Milan-Sampdoria, ma non riesce a evitare la sconfitta ai suoi alla prima giornata di campionato. Alla seconda in casa del Bologna invece, l’attaccante viene proposto dal primo minuto e lui risponde alla grande. Comincia la sfida guadagnandosi e realizzando il gol del vantaggio su calcio di rigore. Poi, dopo il pari di Diamanti, risolve la sfida nel quarto d’ora finale: segna il 2-1 da vero rapinatore d’area, sfruttando l’errore del portiere in uscita, e poi sigla la tripletta deviando col tacco in rete la conclusione sporca di un suo compagno. A due facce e con tante similitudini con il passato il suo esordio infine con la maglia del Verona. Nell’esordio assoluto, coincidente con la sfida di Coppa Italia contro il Foggia, Pazzini firma l’assist per il gol di Hallfredsson che dà il via alla rimonta gialloblù. In campionato invece non si impone in fretta come successo nelle precedenti squadre, ma si sblocca dal punto di vista realizzativo quando ha la possibilità per la prima volta di giocare gli interi 90 minuti, lo stesso di quanto era accaduto a Firenze. Come invece capitato nella sua esperienza doriana, è l’Udinese la prima vittima sacrificale. Il centravanti classe ’84 si prende la responsabilità dal dischetto e tira un rigore imprendibile per Karnezis che permette all’Hellas di portarsi in vantaggio, prima del pareggio nel finale di Thereau per i bianconeri. Contro il Real Madrid ha poi vissuto l’ennesima favola della sua carriera, quella a cui il Pazzo non vuole proprio mettere la parola fine.

Fonte: Sky

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