L’avversario: il Cagliari in terra sarda nel monday night del ventiseiesimo turno di serie A
Il Napoli prosegue spedito la sua corsa verso quell’obiettivo che tutti i tifosi partenopei sognano sin dall’inizio del campionato. Gli azzurri reduci da nove successi di fila, record assoluto nella storia di questo club, visto che in novanta e passa anni, dalla sua fondazione, tale impresa non era mai riuscita, neanche ai tempi magici del pibe de’oro, alias Diego Armando Maradona, si accingono a far visita al Cagliari dell’ex Pavoletti, nel posticipo del monday night del prossimo turno di campionato. Il Cagliari viene invece dalla sconfitta patita nell’anticipo di sabato, al Bentegodi, contro il Chievo Verona, colpito dalle reti di un ex e di un futuro calciatore azzurro: Giaccherini ed Inglese. L’ex calciatore del Napoli e della nazionale italiana, subentrando dalla panchina, ha realizzato, su punizione, il primo gol con la sua nuova maglia, mentre il prossimo giocatore della squadra partenopea ha confermato le sue doti di attaccante puro, mettendo al sicuro il risultato per i veneti. La rete della bandiera del Cagliari, inoltre, è stata firmata da un altro ex di Sarri, quel Leonardo Pavoòletti che a Napoli non ha trovato mai spazio e che ora, incontrando il suo vecchio allenatore, medita la vendetta, calcistica naturalmente. Il Cagliari rappresenta la squadra più importante dell’isola, l’unica ad aver militato ed a militare, tuttora, nella massima serie. Per la cronaca la compagine cagliaritana fu la prima squadra del Mezzogiorno italiano a cucirsi sul petto lo scudetto nel campionato di Serie A del 1969-70, dopo aver raggiunto la seconda posizione nel torneo precedente, Punti di forza di quella formazione allenata dal compianto Manlio Scopigno furono Roberto Boninsegna e Gigi Riva,. due autentici bomber di razza che fecero le fortune anche della nazionale italiana, vice campione del Mondo ai campionati di Messico 70, vinti dal Brasile della perla nera Pelè. Inoltre il club sardo è, assieme a Genoa, Bologna, Napoli e Verona, tra le sole squadre italiane ad aver vinto i campionati nazionali di prima, seconda e terza serie. Ma torniamo al presente: la compagine allenata da Lopez naviga nelle parti basse della classica, con 25 punti, a otto lunghezze dalla Spal, terzultima. Il Cagliari è una formazione che in casa si fa sempre rispettare, anche se ha degli alti e bassi. La discontinuità è, in realtà, la caratteristica principale di questo team, nell’attuale campionato; risultati altalenanti, prestazioni da incorniciare si alternano a gare anonime, il che impedisce ai sardi di fare quel salto di qualità che i tifosi cagliaritani si aspettano. Nel match di sabato scorso sono da conservare soltanto il sesto gol dell’ex attaccante del Genoa e del Napoli, la bella reazione nel finale, purtroppo tardiva, infine il primo assist del difensore greco, ex Sturm Graz Lykogiannis. Nella rosa a disposizione dell’allenatore uruguaiano troviamo giovani talenti come Barella e giocatori di esperienza come Luca Cigarini, ancora un ex azzurro, il vero padrone del centrocampo della squadra di Lopez. La sua mancanza, per infortunio, al Bentegodi, si è fatta sentire e come, poiché i rossoblù non hanno un’alternativa valida in quel ruolo cruciale.. La carta Simone Padoin regista, ideata dal tecnico è fallita miseramente; l’ex Juve benchè un calciatore duttile ha trovato grosse difficoltà in una zona del campo non sua. Il Cagliari sarà obbligato a fare a meno del suo faro di metà campo anche nella sfida del monday night con il Napoli e forse pure per la partita successiva. Per il momento il tecnico dei sardi ha il vantaggio di una classifica non preoccupante, tuttavia, un’ulteriore battuta d’arresto, potrebbe cominciare a creare dei problemi. D’altronde alla Sardegna Arena arriva la capolista, per cui si prospetta una gara assai difficile, nella quale l’undici di Lopez dovrà mettere in campo tanta determinazione, forza fisica e cattiveria agonistica se vuole fare risultato. A Cagliari, da sempre, la partita contro il Napoli rappresenta la gara dell’anno, pertanto, è facile prevedere che le motivazioni non mancheranno di certo ma ovviamente la caratura degli avversari è ben diversa, quindi, potrebbero anche non bastare. Lopez contro la battistrada del campionato, certamente, non opterà per una soluzione troppo offensiva perché darebbe troppo spazio agli avanti partenopei. Ma allo stesso stesso, in una gara nella quale il Cagliari non ha nulla da perdere, è lecito attendersi una formazione più aggressiva, così come è successo contro le grandi come l’Inter e la Juventus e mai contro le dirette rivali per la salvezza. Dal canto suo, il Napoli, con il fiato sul collo da parte della Juventus che non molla mai, è costretto a vincere tutte le gare per mantenere quel punticino di vantaggio, fino allo scontro diretto, in programma all’Alianz Stadium di Torino, il prossimo 22 aprile. Uno scontro all’ultimo respiro che, molto probabilmente, deciderà le sorti di questo avvincente torneo che, se non fosse per la formazione partenopea sarebbe già morto e sepolto come tutti i maggiori campionati europei. Prima, però della sfida, in terra sarda, gli uomini di Sarri dovranno onorare l’impegno di Europa League, disputando la gara di ritorno dei sedicesimi di finale della seconda competizione continentale, in quel di Lipsia, contro la formazione tedesca della Red Bull, già vittoriosa, la settimana scorsa, allo stadio San Paolo, per 3 a 1. Ovviamente il Napoli non cercherà il ribaltone, visto e considerato l’enorme svantaggio, ma sicuramente ha il dovere di giocare una gara d’orgoglio per evitare una seconda brutta figura europea nell’arco di soli sette giorni. Anche in Germania, tuttavia, scenderanno in campo le cosiddette seconde linee, preservando i titolari per campionato, il solo traguardo raggiungibile, in questo momento per il club di De Laurentiis. Dalla prossima settimana, il tecnico toscano, salvo una miracolosa impresa continentale, avrà finalmente a disposizione un’intera settimana per preparare al meglio le gare della domenica.