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Under e Calhaloglu, “cose turche” per Roma-Milan

Dopo il terzo posto al Mondiale di Giappone-Corea del 2002, la Turchia ha collezionato delusioni su delusioni: nessun’altra qualificazione alla Coppa del mondo e un solo torneo internazionale degno di nota, l’Europeo del 2008 concluso in semifinale. La nuova nazionale, guidata da Mircea Lucescu, ha fallito l’appuntamento di Russia 2018 ma riparte proprio dal talento dei giovani Calhanoglu (classe 1994) e Under (nato nel 1997). Due potenziali crack, turchi sì ma con un background del tutto diverso: Cengiz è nato nella provincia di Balıkesir, una zona a metà tra il Mar Egeo e il Mar di Marmara. Prima di arrivare a Roma non aveva mai lasciato la Turchia e proprio al suo Paese è estremamente legato, come dimostra la sua esultanza con il saluto militare (pare in onore dei soldati turchi morti durante l’attacco su Afrin. Un gesto che si dice sia stato molto apprezzato dal governo turco). Al contrario di Under, Calhanoglu è nato in Germania (non che sia una novità per un ragazzo dal nome e dal passaporto turco), a Mannheim, città nota perché lì è nata anche Steffi Graf. Proprio in Germania Hakan ha iniziato la sua carriera e – calcisticamente – non era mai uscito da quei confini prima di raggiungere Milano. Il campionato turco l’ha soltanto sfiorato quando a 17 anni firmò un contratto con il Trabzonspor salvo poi decidere di restare al Karlsruhe che ne deteneva il cartellino (vicenda che gli costerà quattro mesi di squalifica nel 2017). In nazionale Under e Calhanoglu hanno giocato insieme soltanto in un paio d’occasioni, senza brillare particolarmente, ma vista la compatibilità tattica e il bagaglio tecnico che si portano dietro, non è difficile immaginare due degli undici titolari nei prossimi match della Turchia.

Fonte: SkySport

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