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Il Bayern sigilla la Bundes: 6-0 al Dortmund

BAYERN MONACO-BORUSSIA DORTMUND 6-0

5′, 44′ e 88′ Lewandowski, 14′ James, 23′ Muller, 45’+1 Ribery

Una lezione. Di calcio, di Bundes, di come dominare una partita e l’avversario dal primo all’ultimo minuto di gioco. Super Bayern in una partita dai tratti più tennistici che calcistici: 6-0 al Borussia Dortmund, quattro marcatori e uno spettacolo unico. Lewandowski è un lupo mannaro, James, Muller e Ribery degni compagni di un branco di fenomeni del pallone, allenati da un guru: Jupp Heynckes sogna il triplete e i suoi rispondono con sei schiaffi a Stoger, letteralmente asfaltato.

Le scelte

Jupp Heynckes schiera i suoi con un 4-1-4-1 che può essere anche considerato un 4-3-3, con Muller e James mezz’ali con licenze offensive. Il solo Javi Martinez si occupa di interdire il gioco avversario davanti alla difesa, con Robben e Ribery esterni: Jeynckes si affida ai “vecchietti in scadenza”, la Robbery. Stoger, invece, sfida i veterani con i giovani: Pulisic, Akanji, Dahoud. Insomma, esperienza contro gioventù: vince la prima.

Primo tempo

Passa subito il Bayern Monaco: primo affondo, primo gol. Uscita dal pressing del Borussia Dortmund per gli uomini di Heynckes, palla a Muller che si inventa un assist filtrante di esterno per Lewandowski. Il polacco (partito in posizione dubbia) è imbattibile nell’uno contro uno: sassata sotto la traversa e vantaggio Bayern. Il VAR non interviente e convalida il gol: è il quinto minuto. Passano poco più di tre minuti e i padroni di casa trovano il raddoppio, che però viene annullato dal VAR. Il cross da destra di Muller, infatti, viene toccato leggermente da James prima di finire tra i piedi di Ribery, che mette a sedere due avversari con una finta di corpo prima di scaraventare il pallone in rete. 2-0 mancato, 2-0 trovato: al 14′, infatti, James Rodriguez trova il gol: cross basso, rasoterra e forte, da sinistra di Alaba, sul pallone in area il più veloce è James, che appoggia in porta per il raddoppio in meno di un quarto d’ora. Il Borussia ha in Gotze l’unico giocatore pericoloso offensivamente, anche se le sue conclusioni dalla distanza non impensieriscono Ulreich. Il Bayern, invece, fa letteralmente quello che vuole, al punto che il 3-0 è una semplice conseguenza di uno strapotere tecnico, tattico e territoriale: ennesima palla recuperata dai bavaresi (e persa da Castro), servizio a sinistra per James che pennella in mezzo all’area dove arriva a rimorchio Thomas Muller. Pallone delicato, appoggio delicato: terzo gol e partita chiusa. Stoger, quindi, cambia: fuori proprio Castro alla mezz’ora e dentro Weigl. Il finale di tempo è… ancora Bayern show. Un dominio assoluto, a Monaco, all’Allianz, c’è solo una squadra: 4-0 e 5-0 nel giro di una sessantina di secondi. Protagonista Ribery, che si inventa da solo il 4-0, saltando Piszczek da fermo, andando via sul fondo e cercando il pallonetto su Burki. Il rimpallo finisce in zona Lewandowski, spaccata in mezzo a diversi giocatori e palla in porta, forse, con la deviazione dello stesso Ribery. Calcio d’inizio, due passaggi, palla persa e quinto gol: filtrante per Ribery e il francese tenta di nuovo il pallonetto, stavolta, trovando la porta e la rete. Pokerissimo da alieni.

Secondo tempo

Partita letteralmente addormentata nella ripresa, con pochissime occasioni per entrambe le squadre. L’assenza di squilli è legata a motivi diversi, ovviamente: risparmio energetico per il Bayern, morale sotto terra per il Borussia. Che non spinge, non lotta, non ci mette grinta: è rassegnato a una sconfitta inevitabile e meritata, visto l’atteggiamento del primo tempo. L’unico acuto dei gialloneri è di Mario Gotze (poi sostituito al 78′ con Sahin), che al 67′ si sposta la palla sul sinistro e calcia centrando il palo, mentre 7 minuti più tardi ci prova Lewandowski, non ancora sazio della doppietta della prima frazione. Durante i secondi 45 minuti, comunque, da segnalare un Manuel Neuer scatenato su Instagram, con tanto di video-selfie in una story con il ‘cinque” mimato- Perché uno come lui fa sempre notizia, specialmente ora che il suo rientro non è più così lontano.

Fonte: Sky

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