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Tutti ai piedi di Pep, maestro anche in Premier

Bellezza, incisività e consapevolezza. Si può riassumere così il cammino che ha portato il Manchester City alla conquista del 5° titolo della propria storia. Un percorso dominante che nessuno è riuscito a contrastare fin dalle prime battute della stagione, come non accadeva da tempo Oltremanica. Il merito principale va attribuito al genio seduto – di rado – in panchina. Pep Guardiola ha fatto tris. L’allenatore catalano ha vinto il campionato nel terzo Paese diverso dopo la Liga con il Barcellona e la Bundes con il Bayern Monaco, riuscendo nell’impresa, per nulla facile, di impostare la sua idea di gioco in un calcio fisico come quello inglese. Lo ha fatto affiancando ai giocatori più esperti, come Kompany e David Silva, ragazzi in grado di assumersi responsabilità e spostare gli equilibri nonostante la giovane età, partendo da Sané (classe ’96) per finire a Sterling e Gabriel Jesus. La conquista del campionato non è stata praticamente mai messa in discussione: creato il primo vantaggio già dopo le prime giornate, la squadra blu di Manchester ha dato il primo colpo sbancando il campo dei campioni in carica, il Chelsea, con il mancino – tanto bello quanto importante – di De Bruyne. L’altro snodo fondamentale, forse quello che ha spianato definitivamente la strada, è stato il 2-1 inflitto nel derby allo United a Old Trafford, visto che gli 11 di Mourinho erano gli unici antagonisti rimasti capaci di dar fastidio allo strapotere dei cugini. Oltre alla spettacolarità del gioco, un’evoluzione leggermente più dinamica del tiqui-taca a tinte blaugrana, ci sono anche i numeri a testimoniare il dominio del City in questa Premier League. Solo l’Arsenal nel 2003-04 e lo United nel 2000-01 e nel 2012-13 erano riusciti infatti prima dei Citizens a vincere il campionato con cinque giornate d’anticipo, ma nessuna di loro aveva mai totalizzato tanti punti. Aguero e compagni possano infatti arrivare a quota 102, ma ne basteranno 9 nelle ultime cinque giornate per battere il record stabilito dal Chelsea nel 2004-05, con 95 punti. Con tre vittorie inoltre stabilirebbero anche il primato di successi in una stagione, 31, mentre vincendo le ultime sfide all’Etihad eguaglierebbero il record di 18 trionfi interni. In trasferta il Manchester, con il 3-1 a Wembley contro il Tottenham, ha invece già registrato il maggior numero di successi di sempre, 14. Mourinho ha provato a rimandare la festa, conquistando il derby in rimonta da 0-2 a 3-2, ma dovrà continuare ad impegnarsi per non finire nella storia come il secondo classificato con il distacco più ampio dalla capolista, più di 18 punti.

Fonte: Sky

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